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I commercialisti chiedono il rinvio del 770

Nessun danno per lo Stato, ma solo una compensazione per il caos dovuto alle nuove normative e ai ritardi nel rilascio del software

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«I dottori commercialisti e gli esperti contabili svolgono da sempre il proprio lavoro nel rispetto delle norme civili e fiscali. Tuttavia, anche quest’anno, per motivi non ascrivibili ai professionisti, gli adempimenti hanno subito variazioni ed impegni di risorse tempo ed umane, in funzione non di una organizzazione interna del singolo professionista ma dei nuovi adempimenti richiesti (invio telematico C.U. 2015), dei consueti ritardi nel rilascio del software Ge.Ri.Co. e, non ultimo, della importante quanto delicata gestione della voluntary disclosure, che costringono a lavorare sulle scadenze imposte dal sistema».

Si apre così il comunicato dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Odcec) di Milano per chiedere «un rinvio della scadenza della presentazione dei nodelli 770 per l’anno 2014; una scadenza che non comporta certamente un ritardo di gettito per l’Erario e neppure un ritardo nei controlli da eseguire, posto che molti dei dati contenuti nella dichiarazione sono già stati acquisti dall’Agenzia Entrate nel mese di marzo con l’invio telematico della C.U. 2015».

Inoltre, un lavoro effettuato con maggiore calma e tranquillità – concludono i rappresentanti degli 8 mila professionisti meneghini – si ritiene sia fondamentale per consentire una trasmissione corretta e puntuale dei dati che saranno successivamente utilizzati dall’amministrazione finanziaria per la lotta all’evasione.