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Altro che scandali, il pericolo più grande per Uber adesso è Google

Big G è pronta a investire nello storico rivale di Uber, Lyft, approfittando del momento di difficoltà dovuto all’uscita di Travis Kalanick. Sullo sfondo le accuse di furto di proprietà intellettuale sull’auto a guida autonoma

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Altro che scandali, è Google ora il problema maggiore per Uber. Big G è pronta a investire in Lyft, lo storico rivale del servizio di noleggio con conducente. Sul piatto c’è un investimento da 1 miliardo di dollari, capace di mettere ancor più in difficoltà Uber, già travolta dagli scandali e dalle dimissioni del fondatore Travis Kalanick. Mentre Uber tenta di ripartire con il nuovo management, sullo sfondo resta la contesa relativa alle accuse mosse da Alphabet, la holding di Google, per il furto di migliaia di documenti relativi alla tecnologia per l’auto a guida autonoma.

Google investe in Lyft per mandare Uber fuori strada

La notizia arriva da Bloomberg con poche certezze sul buon esito delle trattativa e nessun commento dalle parti interessate. Tra le altre cose, Alphabet è anche azionista di Uber attraverso il suo fondo di venture capital. Nel frattempo, combatte con la sua controllata Waymo contro Uber grazie a una partnership già siglata proprio con Lyft per testare l’auto a guida autonoma. Quest’ultima start up, nata a San Francisco, nonostante un discreto successo negli Usa ha frenato lo sviluppo: grazie ai fondi di Google, potrebbe diventare più concorrenziale in tema di sussidi agli autisti, di sconti per gli utenti e per il marketing. Si garantirebbe l’autonomia finanziaria del breve periodo che il suo co-fondatore John Zimmer ritiene una priorità.

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L'applicazione Lyft, concorrente di Uber, su cui Alphabet (Google) potrebbe investire un miliardo di dollari