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Frattini: “Italia resterà partner economico della Libia”

Il ministro degli Esteri ricorda il legame storico tra i due Paesi e annuncia: “Il Trattato di amicizia sarà nuovamente applicato”

La caduta del regime di Gheddafi, la recente guerra civile e il ruolo incalzante della Francia non influiranno sui rapporti economici dell’Italia in Libia. È quanto afferma il ministro degli Esteri, Franco Frattini che, riguardo a una possibile concorrenza tra il nostro Paese e la Francia per aggiudicarsi le risorse di Tripoli, ha affermato: “L’Italia continuerà ad avere il ruolo che ha sempre avuto, siamo stati e saremo il primo partner economico della Libia”.Il ministro, che in mattinata ha partecipato al Meeting di Rimini intervenendo al convegno La sfida del Nord Africa: conciliare stabilità e diritti ha sottolineato che l’impegno militare italiano continuerà anche dopo la cattura del colonnello libico e “fino a quando le circostanze lo richiederanno”. Secondo il ministro – intervistato da ilsussidiario.net, media partner del Meeting – l’Italia continuerà a giocare un ruolo fondamentale in Libia sul piano degli interventi infrastrutturali, del settore energetico, delle telecomunicazioni e dell’emigrazione, senza essere in questo scalzata dai francesi. “L’Italia non conta in Libia solo da qualche mese – sottolinea Frattini – ma in forza di una storia pluridecennale di amicizia politica, di scambi economici e di collaborazione internazionale che continueranno anche con il nascente governo”. E proprio in virtù di questa collaborazione il ministro degli Esteri ha confermato che il Trattato di amicizia siglato in passato tra Italia e Libia sarà nuovamente applicato anche dalla nuova guida del Paese nordafricano. “Le nuove autorità libiche hanno già chiaramente detto di volerlo onorare, di volerlo applicare, e così sarà”, ha aggiunto Frattini a margine della consegna della prima edizione del premio ‘Leonardo Melandri’ .

Petrolio, infrastrutture e tlc: il doppio filo che lega Italia e Libia

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A sinistra Franco Frattini firma un protocollo d'intesa con Ali al-Essawi, membro del Consiglio nazionale transitorio (Cnt) libico. Sullo sfondo il leader del Cnt, Mustafa Abdul Jalil