
Per l’Italia una flessibilità mai concessa prima: i commissari Ue Dombrovskis e Moscovici hanno concesso al nostro Paese una somma pari allo 0,85%, raccomandandosi però con il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan di attivarsi per sanare il gap di tre miliardi di euro (lo 0,15%-0,2%) previsto per il prossimo anno, e mantenersi entro i limiti stabiliti dall’Unione Europea.
FLESSIBILITÀ. La percentuale di flessibilità stabilita “libererà” ben 14 miliardi; Padoan ha riaffermato la propria fiducia nei confronti dell’economia italiana, che sarà in grado di evitare grosse deviazioni rispetto agli impegni presi. Per rispondere a tale dovere è già stato studiato uno sforzo pianificato, che si concretizzerà, come affermato da Padoan nella lettera di risposta ai commissari, «nel recente programma di stabilità che si rifletterà nella legge di stabilità, per rispettare sostanzialmente le regole di bilancio 2017». La percentuale dello 0,85% concessa dall’Ue rappresenta una grande risorsa per le finanze del Paese: permetterà infatti l’aggiustamento dei conti pubblici e darà respiro alla crescita, poiché permetterà di intraprendere un «percorso di aggiustamento delle finanze pubbliche e al tempo stesso di sostenere la ripresa e stimolare la crescita, condizione chiave per la riduzione del rapporto debito/Pil».
IL COMMENTO DI RENZI. Il compito di annunciare la buona notizia è stato assunto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che non ha mancato di attribuire le sue lodi al fine lavoro di Pier Carlo Padoan, che ha permesso di ottenere la tanto ambita flessibilità. Un risultato importante, che non può essere definitivo ma che rappresenta in ogni caso un importantissimo passo avanti: «Dire che la flessibilità non è ancora abbastanza è tecnicamente vero ma è contemporaneamente un'incredibile sottovalutazione del punto di partenza», ha ricordato Renzi, «non volevano che citassimo la parola flessibilità. La parola flessibilità sembrava impossibile da declinare nel vocabolario europeo. Parlo di due anni fa». E non ha mancato di prendersi qualche rivincita nei confronti dell’opposizione, che sostenevano l’inevitabilità della «sonora bocciatura della legge di stabilità»: «Oggi non io ma il governo con Padoan ha portato a casa un risultato importante, significativo. Non è ancora ciò che noi vogliamo ma è ciò che ci serve per dare un messaggio di profondo cambiamento». Un cambiamento nel segno dello sguardo al futuro: Il Governo, infatti, punta ad emanciparsi dalla politica dell'austerity, per ritrovare la fiducia e la voglia di progettare e "risbloccare" l'Italia.