Il gap tra ricchi e poveri ha raggiunto livelli record © Getty Images

La previsione di un anno fa è divenuta realtà, anzi: è stata confermata con un anno di anticipo. Il divario tra ricchi è poveri è cresciuto ancora e oggi l’1% della popolazione possiede più del restante 99%. È questo il dato più eclatante che emerge dal Un’economia per l’1% , il nuovo rapporto di Oxfam presentato alla vigilia del Forum economico mondiale di Davos e che descrive un mondo in cui la crescente disuguaglianza economica ha impatti devastanti sulle persone meno abbienti e rischia di vanificare la lotta alla povertà globale.

A 62 SUPER RICCHI 1.760 MILIARDI. Dal 2010, si legge nel rapporto, 3,6 miliardi di persone – la metà della popolazione mondiale – ha visto la propria quota di ricchezza ridursi di circa 1.000 miliardi di dollari: una contrazione del 41%, nonostante l’incremento demografico abbia registrato 400 milioni di nuovi nati nello stesso periodo. I 62 super-ricchi hanno invece registrato un incremento di oltre 500 miliardi di dollari, arrivando così ad un totale di 1.760 miliardi di dollari, in un contesto che continua a lasciare le donne in condizione di grave svantaggio (perfino tra i 62 super-ricchi solo 9 sono donne). “È inaccettabile”, ha commentato Byanyima, direttrice di Oxfam International. “Di fatto i leader mondiali non hanno ancora intrapreso alcuna azione concreta per contrastare una disuguaglianza crescente e ormai fuori controllo. A Davos chiederemo con forza a governi e grandi corporation di porre fine all’era dei paradisi fiscali. I paradisi fiscali sono quei luoghi nei quali multinazionali ed élites economiche si rifugiano evitando di contribuire, con la giusta quota di tasse, al finanziamento di servizi pubblici gratuiti e di qualità a tutti i cittadini. Oggi 188 delle 201 più grandi multinazionali sono presenti in almeno un paradiso fiscale, alimentando una disuguaglianza economica estrema che ostacola la lotta alla povertà”.

Un'economia all'1% 

IL DIVARIO IN ITALIA. L’Italia, si sottolinea, non è da meno: i dati sulla distribuzione nazionale di ricchezza del 2015 evidenziano come l’1% più ricco degli italiani sia in possesso del 23,4% della ricchezza nazionale netta. Significativo osservare anche come l’incremento della ricchezza dal 2000 al 2015 non si sia distribuito equamente: oltre la metà è andata a beneficio del 10% più ricco degli italiani.

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