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Debiti P.A., rimandato il decreto per i pagamenti delle imprese

Testo del provvedimento non ancora pronto, rinviata la riunione del Consiglio dei ministri. Intanto in Parlamento i tempi si allungano ulteriormente per la decisione della capogruppo M5S, Roberta Lombardi

Tempi un po’ più lunghi per le imprese, che dovranno attendere almeno qualche giorno in più per il decreto che darà il via libera ai pagamenti dei debiti della Pubblica amministrazione. Il Consiglio dei ministri, atteso nella mattinata di oggi – mercoledì 3 aprile – poi posticipato alle 19, è stato definitivamente rinviato a data da destinarsi. Attraverso una nota del governo si è spiegato che, “a seguito delle articolate Risoluzioni approvate ieri da Camera e Senato”, i ministri Vittorio Grilli (Economia e Finanze) e Corrado Passera (Sviluppo economico) hanno fatto presente al premier Mario Monti “l’opportunità di proseguire gli approfondimenti necessari per definire il testo del decreto sui pagamenti dei debiti commerciali della P.A. Pertanto – si precisa – il Consiglio dei Ministri previsto per oggi si terrà nei prossimi giorni”.

GLI OSTACOLI. Secondo quanto riportato dalle agenzie, che citano fonti governative, il decreto non sarebbe ancora pronto; nelle ultime ore, infatti, i partiti si sarebbero opposti all’ipotesi di anticipare al 2013 l’aumento dell’addizionale regionale sull’Irpef previsto dal 2014, una mossa che avrebbe permesso di reperire parte delle risorse da destinare alle imprese. Critiche anche dall’associazioni di rappresentanza delle imprese: “Il testo prevede l’emanazione di leggi regionali, decreti e graduatorie che rischiano di paralizzare ancor di più l’attività delle Amministrazioni – aveva affermato il presidente di Rete Imprese Italia, Carlo Sangalli, prima che si annunciasse il rinvio del Cdm – Unico segno di concreta utilità – aveva aggiunto – il meccanismo di allentamento del patto di stabilità interno in favore degli enti locali, ma che rischia anch’esso di rimanere sulla carta, sia per l’esiguità dei margini messi in campo sia per la farraginosità delle procedure”.

COMMISSIONE O CAMERA? I rallentamenti arrivano anche da Montecitorio dove la riunione dei capigruppo di oggi non è riuscita a decidere se sarà la commissione speciale presieduta dal leghista Giancarlo Giorgetti a esaminare il decreto legge sullo sblocco dei pagamenti ai creditori della Pa; la decisione è stata rimandata al voto dei deputati, in programma alle 15 del 9 aprile. Fonti della presidenza della Camera sottolineano come questo passaggio non fosse atteso: Giorgetti aveva riferito alla presidente Laura Boldrini dell’accordo di tutti i partiti per consentire l’esame del ddl da parte della commissione. Ma la rappresentante del Movimento 5 Stelle, Roberta Lombardi, ha detto di volere verificare la posizione del suo gruppo e, alla fine, accertata la mancanza di unanimità, si è stabilito che la decisione spetterà all’aula la prossima settimana. Una decisione che, ritarderà inevitabilmente i lavori sul decreto per i debiti per la Pa.

Credits Images:

Palazzo Chigi, sede del governo italiano