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Crisi: tedeschi più ricchi, italiani più poveri

In Germania 18% in più di risparmi dall’inizio della crisi, in Italia perse il 7% delle riserve. Peggio è andata solo a greci (-23%) e spagnoli (-28%)

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Come si dice? «Con la crisi i ricchi sono sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri». L’assunto diventa vero se per «ricchi» si intendono i tedeschi e per «poveri» gli italiani.

A dirlo è la banca privata svizzera Julius Baer: la Germania rispetto ai livelli più crisi è più florida del 18%, mentre il nostro Paese ha perso il 7% dei suoi risparmi tra il 2007 e il 2013. Dal rapporto si scopre che il benessere complessivo dei risparmiatori europei è cresciuto: da 54 mila a 56 mila miliardi. Il totale segna +2,7%, ma con differenze profonde da Paese a Paese.

I “materassi” tricolore hanno smarrito 622 miliardi (ora a 8.300 miliardi di euro), quelli teutonici si sono riempiti di altri 2.013 miliardi toccando quota 13.200 miliardi.

QUATTRO BIG. Il grosso della ricchezza europea,si trova nelle casseforti di quattro Paesi: Germania, Francia, Gran Bretagna e Italia che raccolgono 40 mila dei 56 mila miliardi del totale. Nel Regno Unito il dato è -2,1%, gli spagnoli hanno perso addirittura il 28% e i greci si sono impoveriti del 23%. La Svizzera? Meglio non pensarci, +68%.

Guardando ai singoli, il 10% dei ricconi del Continente hanno in mano metà della ricchezza totale. L’1% dei super paperoni arrivano al 27%.

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