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Confindustria, tempi lunghi per le riforme annunciate. E adesso?

Il Consiglio dei ministri si è concentrato sul tema della crescita, tra modifiche costituzionali e snellimento della pubblica amministrazione. Il presidente di Confindustria, però, vuole vedere i fatti: “Giudizio in sospeso, l’impatto immediato sulle riforme è “piuttosto limitato”

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Finalmente il governo si concentra sul tema della crescita, ma quello che vogliamo non sono solo parole: vogliamo i fatti. È un po’ questo il Marcegaglia-pensiero al termine della conferenza stampa del Consiglio dei ministri in cui si sono annunciate tutte le riforme che garantiranno al Paese di avere quella ‘scossa’ economica di cui ha bisogno. Garantiranno, appunto. Perché fra le modifiche approvate dal governo, diverse avranno bisogno di tempi molto lunghi e di una maggioranza forte (leggi il contenuto del piano per la crescita – punto per punto). “Nella sostanza delle cose è un giudizio “sospeso” quello del presidente di Confindustria. È “positivo che finalmente il Consiglio dei Ministri si concentri sul tema della crescità – spiega Emma Marcegaglia – ma l’impatto immediato (delle riforme annunciate, ndr) è piuttosto limitato”. Il giudizio sarà “positivo se al più presto, diciamo entro una settimana, verrà approvato il pacchetto sulle semplificazioni, che per noi è più interessante”.

“Non è che la crescita la fai con un Consiglio dei Ministri”Confindustria apprezza l’intervento del ministro Angelino Alfano per lo smaltimento dell’arretrato della Giusitizia civile. Mentre sottolinea che non c’è “nulla” su Sud e liberalizzazioni. “Per essere onesti – dice Emma Marcegaglia – non è che la crescita la fai con un Consiglio dei Ministri. La fai con un programma complesso che non si risolve in una sessione del consiglio dei ministri, deve essere un processo che va avanti e non si ferma qua”. Trainata dall’export la crescita 2011, secondo le ultime analisi interne del centro studi di Confindustria, potrà superare l’1% delle ultime stime. Ma gli economisti di viale dell’Astronomia vedono solo “qualcosina di meglio” e “non una crescita all’1,5%”. Quanto alla riforma dell’articolo 41 della Costituzione “è simbolica” ma “importante” per gli industriali: “afferma la libertà di impresa” ma “non ha effetti nel medio termine” e una volta attuata dovrà poi essere concretizzata con “una serie di leggi”. Delle altre misure “è positivo” l’intervento sulla Giustizia civile, mentre “ci aspettavamo e avevamo chiesto provvedimenti sulle liberalizzazioni che non ci sono”. E sul Sud “si è aperto un processo ma non si è emanato nulla di concreto”, dice Emma Marcegaglia. L’attenzione degli industriali è però oggi sull’attesa per le semplificazioni, “la parte più interessante” del pacchetto di misure sul tavolo del Governo, “quella che “abbiamo fortemente chiesto e voluto, è che può dare effettivamente una crescita aggiuntiva” al Paese.

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Il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia e il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi