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Arriva il bollino blu per le imprese virtuose

Il regolamento del rating della legalità, promosso da Antonello Montante (Confindustria), Raffaele Cantone (Anticorruzione) e Giovanni Pitruzzella (Antitrust), sarà pubblicato il 15 dicembre in Gazzetta Ufficiale

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Confindustria non ha dubbi: l’introduzione del rating della legalità è una novità «rivoluzionaria». Da oggi lo Stato riconoscerà, con una sorta di bollino blu, la capacità imprenditoriale della aziende virtuose sia sul piano economico che legislativo. Tradotto: di quelle aziende che riescono a fare cassa nel pieno rispetto della legge.

Il rating verrà inoltre inserito come punteggio aggiuntivo negli appalti pubblici. «Il segnale è di rilevanza assoluta. Le imprese che lo vorranno potranno vedersi riconosciuto il loro agire virtuoso, nel rispetto delle regole, con una premialità che costituisce un notevole vantaggio competitivo nelle gare per gli appalti pubblici, rendendoli terreno di conquista più difficile per quanti operano nell’illegalità», spiega Antonello Montante di Confindustria, fautore del rating insieme a Raffaele Cantone (Anticorruzione) e Giovanni Pitruzzella (Antitrust).

APPUNTAMENTO AL 15 DICEMBRE. Il regolamento attuativo, che disciplinerà chi e a quali condizioni potrà acquisire il rating della legalità, sarà pubblicato in Gazzetta ufficiale il 15 dicembre. Da quanto emerge, potranno accedere solo le aziende con sede operativa in Italia, iscritte al registro delle imprese da almeno due anni, il cui fatturato minimo sia pari a due milioni.

L’elenco dei casi di esclusione risulterebbe particolarmente lungo: si va dalle condanne penali e le pratiche commerciali scorrette, fino al mancato rispetto delle norme sulla tutela e la salute sul lavoro, l’interdittiva antimafia e un provvedimento di commissariamento. Potranno invece accedere al rating quelle società sequestrate o confiscate, affidata a un amministratore giudiziario «per finalità di continuazione e ripresa dell’attività produttiva».

«Apprezzo molto il lavoro di Confindustria, il rating ha una potenzialità straordinaria nella lotta alla corruzione: se mettiamo in evidenza e sosteniamo le imprese “buone” possiamo persino decidere, con più serenità, forme di semplificazione della legge sugli appalti» commenta Cantone.

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Raffaele Cantone, presidente dell'Authority anticorruzione © Getty Images