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Addio al sogno dello smartwatch italiano di Ennio Doris

Il banchiere aveva finanziato il progetto di due giovani veneti di un device con sistema Android. Ma l’idea è stata schiacciata dai colossi del mercato

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Finisce nel peggiore dei modi il sogno dello smartwatch italiano. A chiudere l’esperienza I’m Watch è stato Ennio Doris in persona che aveva lanciato l’iniziativa due anni fa.

Il patron di Mediolanum aveva voluto finanziare l’idea di due giovani veneti, Manuel Zanella e Massimiliano Bertolini che avevano pensato al device con grosso anticipo rispetto ai colossi che in questi ultime mesi hanno lanciato i loro wearable sul mercato, da Samsung all’iWatch.

IDEA RIVOLUZIONARIA. Gli smartwatch di Doris, basati sul sistema operativo Android, non hanno però sfondato sul mercato. Così il presidente della società I’m Spa, Edoardo Lombardi, manager da sempre vicino a Doris e presidente fra l’altro di Banca Esperia (la private bank di Mediolanum e Mediobanca), ha dovuto dichiarare la liquidazione.

Il bilancio dei primi sei mesi del 2014 ha registrato infatti 2,8 milioni di euro di perdite dopo il -4 del 2013 con vendite molto inferiori alle 200 mila unità attese. Troppe a fronte di un patrimonio di 1,8 milioni di euro e così Doris, proprietario del 95,45% di I’m Spa attraverso la sua H-Invest, ha nominato un liquidatore.