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L’arte si conferma un buon investimento a lungo termine

Negli ultimi anni il valore delle vendite è raddoppiato. Il comparto nel 2018 ha generato 375 mila nuovi posti di lavoro

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Le opere d’arte si confermano un buon investimento a lungo termine. A dirlo i dati elaborati da Giglio Arte in occasione dell’evento Costruire, valorizzare e trasmettere collezioni d’arte alle generazioni future, organizzato a metà novembre dallo studio legale Dla Piper: negli ultimi anni il mercato ha raddoppiato il valore delle vendite, che nel 2018 hanno raggiunto i 67,4 miliardi di dollari (+5,8% sul 2017), generando 375 mila nuovi posti di lavoro.

Nonostante l’Italia vanti il patrimonio artistico e culturale più importante al mondo, a dominare la scena sono gli Stati Uniti con il 44% delle vendite, seguiti da Regno Unito (21%) e Cina (19%). Per i collezionisti, il migliore canale d’acquisto si conferma la galleria, seguita da aste e fiere di settore.

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L’opera Devolved  Parliament  dell’artista inglese Banksy, valutato intorno ai 2 milioni di euro e venduto all’asta da Sotheby’s lo scorso ottobre per 11,1 milioni (© Getty Images)