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Sostenibilità

Niente plastica, la spesa in buste biodegradabili o di carta

Con l’inizio del nuovo anno entra in vigore il divieto di commercializzazione dei sacchetti di plastica che vengono ora distribuiti gratuitamente fino a esaurimento. Da oggi solo carta, ma soprattutto sacchetti biodegradabili che non sembrano piacere a tutti…

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Come già annunciato, dal 1° gennaio è entrato in vigore il divieto di commercializzazione dei sacchi da asporto merci “non conformi ai requisiti di biodegradabilità indicati dagli standard tecnici europei vigenti”. Da qualche giorno, infatti, tutti i centri commerciali stanno distribuendo gli ultimi sacchetti di plastica (a titolo gratuito) che, una volta esauriti, verranno sostituiti da sacchetti biodegradabili o di carta. A dir la verità alcune catene della grande distribuzione si erano già adeguate a sacchetti della spesa più ‘in linea con l’ambiente’. Abituarsi non sarà così facile: c’è già chi critica le buste biodegradabili, definite in alcuni casi “fragili” e “difficili da maneggiare”. Per risolvere il problema del sacchetto alla radice, c’è chi si è già organizzato con un vecchio rimedio, ma sempre funzionale: la ‘sporta della nonna’ che secondo un sondaggio di Legambiente dello scorso settembre, viene preferita alle buste biodegradabili). Ma c’è stato anche chi ha approfittato delle buste di plastica in regalo per fare scorta.