Connettiti con noi

Sostenibilità

Energia elettrica, una famiglia su quattro ha cambiato gestore

A cinque anni dalla liberalizzazioni 7,3 milioni di famiglie hanno deciso di rivolgersi a un altro fornitore. I dati dell’ultimo rapporto ‘Acquirente unico’

architecture-alternativo

Dall’inizio della liberalizzazione del mercato elettrico, datato 2007, una famiglia su quattro ha cambiato fornitore: in tutto 7,3 milioni di passaggi (pari al 26% dei clienti ‘domestici’), 300 mila nel 2007, un milione nel 2008, 1,3 milioni nel 2009, 1,8 nel 2010, 1,6 nel 2011 e 1,3 nel 2012. A scattare la fotografia degli ultimi cinque anni del mercato elettrico italiano è l’ultimo rapporto di Acquirente unico, società pubblica a cui è affidato per legge il ruolo di garante della fornitura di energia elettrica alle famiglie e alle piccole imprese. La tendenza al cambio di operatore (switching) è più accentuata nelle regioni di Umbria, Lazio e Piemonte, mentre i cambi domestici risultano meno frequenti in Calabria, Molise e Valle d’Aosta.

L’ANALISI DEI CONSUMI. I clienti domestici, si evidenzia nel rapporto, sono l’82% del totale dei 23 milioni di clienti elettrici italiani, con 70 mila gigawattora consumati nel 2012 sul totale dei consumi di 313 mila gigawattora. I consumi maggiori, pari a 140 mila gigawattora, arrivano dall’industria, seguita dal terziario con 97 mila gigawattora, mentre l’agricoltura registra consumi per soli 5.907 gigawattora. Con un Pil in flessione, inevitabile anche la previsione di un consumo elettrico in calo per tutto il 2013. A fine anno i consumi dovrebbero calare a 322,7 terawattora dai 325,2 del 2012. Nel 2014, quando dovrebbe registrarsi un lieve aumento del Pil, i consumi elettrici dovrebbero crescere a 326,8 terawattora per arrivare a 331,8 terawattora nel 2015, quando la ripresa dell’economia dovrebbe stabilizzarsi.

IN ITALIA LE BOLLETTE PIU’ ALTE D’EUROPA