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Attualità

Torna la Guerra Fredda. La Russia agli Usa: «Siete davvero stati sulla Luna?»

Mosca chiede un’indagine sui reperti smarriti delle missioni Apollo, sollevando dubbi sui risultati conseguiti dagli Stati Uniti. Ma la vera partita riguarda Fifa e Ucraina

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Tranquilli, siamo ancora nel 2015. Eppure si respira un clima da Guerra Fredda: la Russia ha intenzione di aprire un’indagine per scoprire se gli Stati Uniti hanno realmente mandato uomini sulla Luna con le missioni Apollo. Vladimir Markin, portavoce del Comitato Investigativo del governo russo, ha infatti pubblicato un editoriale sulla Izvestija nel quale afferma che un’inchiesta potrebbe «rivelare nuovi retroscena su questi storici viaggi spaziali».

MANCANO I REPERTI. Markin in particolare vuole scoprire perché la Nasa abbia distrutto i preziosi filmati originali del primo allunaggio di Armstrong e Aldrin (luglio 1969). Inoltre, vuole anche sapere che fine abbiano fatto le pietre lunari portate sulla Terra nel corso delle missioni, delle quali non si hanno più notizie. Markin, almeno in apparenza, ha fugato le ipotesi di complotto: «Non vogliamo sostenere che gli americani non siano andati sulla Luna e che abbiano semplicemente girato un film sulla missione. Ma tutti questi manufatti scientifici fanno parte del patrimonio dell’umanità e la loro scomparsa senza lasciare traccia è una perdita per tutti noi. Un’indagine potrebbe rivelare che cosa è accaduto».

CASSETTE RICICLATE. La Nasa ha già ammesso 2006 di non essere più in grado di rintracciare gli storici nastri girati durante la missione Apollo 11; un’inchiesta interna appurò che erano stati cancellati con altre 200 mila registrazioni, per potere riutilizzare le cassette e risparmiare sui costi. Una spiegazione che non ha mai convinto il mondo. L’ente spaziale americano si era difeso affermando di avere comunque rielaborato le immagini di emittenti televisive come la Cbs, e di averne ricavato filmati anche più nitidi dell’originale. I russi sospettano forse che l’operazione sia servita a togliere di mezzo registrazioni che avrebbero potuto rivelare particolari imbarazzanti se osservate con le tecnologie disponibili oggi.

ROCCE DONATE. Per quanto riguarda le rocce lunari, bisogna sapere che nel 1973 Richard Nixon decise di donarne piccoli pezzi chiusi nel plexiglass a decine di Stati diversi; 180 di questi reperti sono spariti. Alcuni sono stati ritrovati, altri sono semplici rocce terrestri, come quella donata al museo di Amsterdam da Armstrong e Aldrin. Come nel 1969, la Russia (allora Unione Sovietica) sembra avere l’interesse di screditare gli storici rivali per avvantaggiarsi in politica estera. Ma al netto delle speculazioni, le prove scientifiche a sostegno dello sbarco esistono e sono molteplici.

IL MOTIVO DIETRO I SOSPETTI. Dopo 46 anni, il vero motivo per il riemergere dei vecchi sospetti è spiegata dallo stesso Markin, che ha affermato come gli Stati Uniti non abbiano il diritto di indagare sullo scandalo della Fifa (che, non a caso, sta pesantemente coinvolgendo anche Vladimir Putin e la Russia). Se insistono – minaccia – Mosca potrebbe reagire con delle rivelazioni imbarazzanti. La Nasa si è stancata da tempo di rispondere alle teorie cospirative sulle missioni Apollo. La Casa Bianca, già in tensione con Putin per Ucraina e diritti civili, come reagirà?