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Attualità

Roma, un secondo Grande Raccordo Anulare, ma solo per le bici

Il sindaco Ignazio Marino lo vuole realizzare prima del Giubileo, entro l’8 dicembre 2015. Costa 2-4 milioni di euro

I cittadini romani lo sapranno benissimo, non è di oggi la notizia di un possibile allargamento della città, proprio costruendo un secondo Grande Raccordo Anulare. Se ne parla da circa dieci anni e l’idea originale era di costruire un secondo anello per le auto attorno alla città per fluidificare il traffico e rendere la città molto più “vivibile”. Di pochissimi giorni invece è la notizia che, l’attuale sindaco Ignazio Marino, appoggerebbe l’idea venuta a Legambiente e VeloLove di costruire il Grab. Cos’è il Grab? il grande raccordo anulare per le bici. In pratica si tratta di costruire la pista ciclabile “più lunga del mondo”: 44,2 chilometri. Un percorso che dall’Appia Antica arriverebbe fino al MAXXI, il Museo nazionale delle arti del XXI secolo che si trova vicino all’Auditorium. Questa vera e propria circonvallazione passerebbe per il centro, tra il Colosseo, le Terme di Caracalla, il Circo Massimo, San Pietro e il Vaticano. I ben informati dicono che il progetto sarà terminato entro l’8 dicembre, data di inaugurazione del Giubileo, i fatti però dicono che ad oggi nulla è ancora stato avviato. L’idea del sindaco Marino di realizzare l’opera entro sei mesi appare ambiziosa, ma lui ha dichiarato: “E’ fattibile prima dell’inizio dell’anno Giubilare, ovvero prima dell’8 dicembre 2015″ a fronte di un investimento che dovrebbe essere tra i 2 e i 4 milioni di euro“. Un’opera dispendiosa che fa storcere il naso ai contribuenti, in quanto le “casse” romane non pullulino di quattrini. L’idea comunque piace, perché, se ben realizzata, l’opera potrebbe rivoluzionare la mobilità cittadina e migliorare la qualità dell’aria. Per incentivare i cittadini a lasciare la macchina a casa e a viversi Roma in bici si sta immaginando anche un nuovo servizio di bike sharing. Le idee ci sembrano ottime e fattibili, magari non per 8 dicembre, data abbastanza imminente vista l’imponenza del lavoro. Adesso bisogna solo attendere che vengano messe in pratica le parole dette. Bisogna riuscire a concretizzare un’idea davvero innovativa e rivoluzionaria.