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Renzi ordina il cambio al vertice della Cassa depositi e prestiti

Con un anno di anticipo rispetto alla scadenza del mandato, potrebbe decadere l’attuale cda della Cdp. Incerto il futuro del presidente Franco Bassanini

Decisioni ufficiali da parte del governo ancora non sono state comunicate. Ma a questo punto sarebbe solo questione di tempo, visto che il premier Matteo Renzi ha annunciato in tv, durante un’intervista a Porta a Porta, l’azzeramento dei vertici della Cassa depositi e prestiti. Pur sottolineando infatti che il lavoro fin qui svolto è stato buono e che la decisione sarebbe dettata solo da «motivi tecnici», Renzi ha dichiarato: «Dobbiamo per forza nominare cinque persone nuove, e questo porta a far decadere l’intero Consiglio di amministrazione della cassa depositi e prestiti».

I cinque consiglieri a cui fa riferimento Renzi sono infatti i rappresentanti del Tesoro, azionista di maggioranza con l’81% del capitale: se saltano loro, vanno di conseguenza a gambe all’aria anche l’a.d. Giovanni Gorno Tempini e il presidente Franco Bassanini. «Pensiamo che gli attuali vertici abbiano fatto un buon lavoro, ma ora si tratta di fare una serie di interventi perché la società sia ancora più forte nelle grandi partite che riguardano questo Paese e non solo», continua Renzi. Stando a quanto emerso dai mezzi stampa, Tempini potrebbe essere sostituito da Fabio Gallia, attuale a.d. di Bnl, mentre Claudio Costamagna prenderebbe il posto di Bassanini.

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Fabio Gallia, a.d. di Bnl, indicato come possibile successore di Giovanni Gorno Tempini nel ruolo di a.d. della Cassa depositi e prestiti © Getty Images