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Renzi (non) vuol dire fiducia: calo dei consensi

Persi 15 punti in pochi mesi. Cala anche l’appoggio al premier e alla coalizione di governo: dati simili ai risultati delle Europee secondo il sondaggio Demos

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La luna di miele tra Matteo Renzi e gli italiani è finita. A svelarlo è un sondaggio Demos per l’Atlante Politico, presentato su Repubblica.

I dati parlano chiaro: addio alla trasversalità di consenso al premier che torna un soggetto di “centrosinistra”. Anzi, più di centro che di sinistra.

TUTTI I DATI

L’appoggio al premier e al governo resta alto: 54%. Così come la fiducia nei confronti di Renzi che si attesta al 60%. Anche il Pd resta il primo partito al 41%, quasi in linea con i dati delle Europee.

Sorprende però il dato che vede un pesante –15 nella fiducia all’esecutivo negli ultimi tre mesi. Nemmeno Renzi riesce a sottrarsi dunque al generale clima critico nei cofronti della “casta”.

Le cause? La crisi e la distanza dalle manovre della politica: la fine del bicameralismo perfetto, la riforma costituzionale, la legge elettorale e la riforma della giustizia sono temi lontani dai cittadini alle prese con le difficoltà economiche.

Attenzione, però, c’è un dato in crescita: il 43% degli intervistati crede che Renzi governerà fino a fine legislatura, l’11% in più.

Per quanto riguarda gli altri partiti: FI torna al 18%, M5S resta sotto il tetto del 20%. In crescita Sel grazie ai critici interni al Pd.

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