Connettiti con noi

Attualità

Referendum, i dati definitivi. Ecco cosa cambia

Vittoria schiacciante del sì per tutti e quattro i quesiti anche se dall’estero il fronte del no è più corposo…

Alla fine il voto degli italiani all’estero ha influito davvero poco. Anzi, in proporzione l’affluenza dei votanti fuori dai confini è stata nettamente inferiore a quella dei residenti in Italia. La vittoria dei sì è comunque stata schiacciante, per tutti e quattro i referendum. Chiamati a votare per l’abrogazione di norme sui servizi pubblici locali, sulla gestione dell’acqua, sull’energia nucleare e sul legittimo impedimento del premier e dei ministri, gli italiani hanno risposto in oltre 26 milioni 800 mila, pari a circa il 57%, rendendo ininfluente l’affluenza all’estero: hanno così decretato la validità di tutti e quattro i referendum e hanno cancellato le norme oggetto dei quesiti. Ha vinto largamente il fronte del sì (anche se dall’estero arrivano percentuali più basse): oltre 20 milioni di elettori (95,8%) hanno detto sì alla cancellazione della norma sull’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali. Il sì ha sfondato quota 23 milioni (oltre il 96%) al referendum sulle tariffe dell’acqua, mentre al quesito sull’energia elettrica nucleare hanno detto sì quasi 22 milioni di italiani (94,8% dei votanti). Infine gli italiani hanno spazzato via anche il legittimo impedimento (ovvero quella parte dello scudo che era stata salvata dalla sentenza della Corte Costituzionale). Si torna così alla norma prevista dal codice di procedura penale uguale per tutti i cittadini: lo hanno deciso, con il sì all’abrogazione dello scudo, oltre 16 milioni di italiani (95%,6 dei votanti). Ecco cosa accade ora:Acqua: (1) Salta il divieto di affidare servizi idrici, trasporto locale e raccolta dei rifiuti ad aziende pubbliche controllate al 100% dagli enti locali senza gare: l’effetto sarà il ritorno al predominio dell’in house. Salta anche l’obbligo di affidare il servizio idrico con gara: sarà mantenuto il predominio attuale, che nelle risorse idriche riguarda il 60% delle gestioni. (2) Non sarà più prevista automaticamente la copertura con la tariffa dei costi di remunerazione del capitale. Non è escluso tuttavia che l’ente locale possa comunque prevederla. Sarà necessaria una nuova legge per capire se e quanto si debba remunerare il capitale investito: dovrà stabilire criteri diversi da quelli di oggi.Nucleare: Stop alla possibilità che il Governo contempli il nucleare nel suo programma per l’energia. Cancellato anche l’obbligo di presentare entro un anno il Piano Energetico Nazionale che deve dare un equilibrio ai sussidi per le rinnovabili, al potenziamento delle infrastrutture energetiche, alla promozione del mercato e della ricerca di settore.Legittimo impedimento: Scompare il legittimo impedimento “tipizzato” – per premier e ministri – secondo le indicazioni contenute in leggi e regolamenti. Cancellata la possibilità di una legge costituzionale che disciplini le prerogative del premier e dei ministri nei processi. La legge era già stata “svuotata” dalla Consulta che, per le parti rimanenti, l’aveva riportata nell’alveo del codice. (gli effetti dei referendum sono tratti da Il Sole 24 Ore del 14 giugno 2011)

SCHEDA / I risultati definitivi – ITALIA Sezioni: 61599 – Elettori: 47.117.456

Referendum

Votanti (%)

NO

BIANCHE

NULLE

N. 1

57,04%

95,8%

4,2%

1,0%

0,4%

N. 2

57,05%

96,3%

3,7%

0,8%

0,3%

N. 3

57,01%

94,8%

5,2%

0,7%

0,3%

N. 4

57,00%

95,2%

4,8%

0,9%

0,4%

SCHEDA / I risultati definitivi – ITALIANI ALL’ESTERO Sezioni: 1279 – Elettori: 3.300.496

Referendum

Votanti (%)

NO

BIANCHE

NULLE

N. 1

23,07%

76,3%

23,7%

3,6%

6,2%

N. 2

23,07%

75,7%

24,3%

3,5%

6,1%

N. 3

23,08%

67,1%

32,9%

3,1%

6,2%

N. 4

23,12%

74,4%

25,6%

3,0%

6,2%