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Attualità

Politica di austerity al Quirinale, Napolitano taglia gli stipendi

Taglio del 5-10% per i salari più elevati. Bloccati anche gli scatti automatici di anzianità

Politica di austerity per il Quirinale. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha annunciato oggi la nuova politica di tagli che entrerà in vigore con il 2011. Così come previsto decreto-legge n.78 del 31 maggio scorso verranno applicate le trattenute del 5 e del 10 per cento sugli stipendi superiori a 90 e 150 mila euro e bloccate le progressioni automatiche di anzianità per le fasce stipendiali più elevate. Si mantiene, invece, il blocco dell’adeguamento all’incremento del costo della vita di tutte le retribuzioni e dei trattamenti pensionistici in atto dal 2008. Non finisce qui, importanti novità, anche sul fronte dei pensionamenti anticipati di anzianità. Fissato il limite di 60 anni di età e 35 di anzianità utile al pensionamento, con l’introduzione, in via transitoria, di misure dissuasive attraverso significative riduzioni dei trattamenti pensionistici. “I risparmi così ottenuti – recita la nota che accompagna l’atto – si aggiungono alle economie già realizzate dal 2006 al 2010, che hanno già consentito di mantenere ferma la richiesta di dotazione a carico del bilancio dello Stato per ciascun anno del triennio 2011-2013 al livello del 2010 di 228 milioni di euro (sostanzialmente pari al livello del 2008, a seguito della riduzione di 3.217.000 euro della dotazione per il 2009)”.

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Giorgio Napolitano