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Attualità

Nobel a Gurdon e Yamanaka, i padri della medicina rigenerativa

Premiati i due scienziati per esperimenti sulle cellule staminali che, eseguiti a distanza di 40 anni l’uno dall’altro, aiuteranno a comprendere le basi di molte malattie rare e cronico degenerative

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Il Nobel alla Medicina 2012 va al britannico John Gurdon e al giapponese Shinya Yamanaka, due scienziati premiati per le loro scoperte sulle cellule staminali, che aprono nuovi importanti orizzonti alla medicina del futuro. Gurdon e Yamanaka non hanno lavorato assieme, ma hanno eseguito due esperimenti strettamente interconnessi tra loro (a distanza di 40 anni l’uno dall’altro), due tappe cruciali del percorso che in poco più di mezzo secolo ha aperto le porte alla possibilità di far ‘viaggiare nel tempo’; in particolari condizioni la cellula può tornare allo stato embrionale, ovvero una cellula che si è evoluta a parte di fegato o cuore, può essere ‘cambiata’ per divenire parte del tessuto epiteliale o del cervello. Si tratta di una scoperta fondamentale, che può non solo aiutare a comprendere le basi biologiche di molte malattie rare e cronico degenerative, ma anche a produrre una gran quantità di cellule simili alle embrionali per capire l’effetto di farmaci e utilizzare eventualmente come terapie cellulari. Si aprono quindi scenari completamente nuovi, con la possibilità di rigenerare cellule di tessuti deteriorati da lesioni o malattie (la cosiddetta medicina rigenerativa).

GLI ESPERIMENTI DI GURDON E YAMANAKA

Nel suo esperimento più famoso, nel 1962, Gurdon ha sostituito il nucleo di un uovo di rana con quello di una cellula adulta dell’intestino. Una volta inserito nell’ovulo, il nucleo della cellula adulta ha ricevuto una serie di stimoli che l’hanno fatta tornare immatura e indifferenziata. Quindi il suo sviluppo è ripartito seguendo una strada diversa e dall’ovulo è nato un girino. Il punto di partenza di Gurdon, si spiega in una sintesi dell’agenzia Ansa, era la convinzione che, anche quando le cellule sono ormai specializzate e fanno parte di tessuti adulti, il loro dna lascia sempre una porta aperta a nuove possibilità, ossia che è sempre in grado di dare origine a tipi di cellule molto diversi. Se l’esperimento di Gurdon aveva dimostrato che le cose stanno effettivamente così, restava da capire il meccanismo capace di far ripartire la programmazione di una cellula. È stato questo il passo fatto 40 anni più tardi da Yamanaka. Nel 2006 il ricercatore giapponese ha messo a punto il cocktail di geni che permette di trasformare una cellula adulta in una cellula bambina, chiamata cellula staminale riprogrammata indotta (Ips). Erano quattro geni cruciali per riportare una cellula indietro nel tempo, chiamati Oct3/4, Sox2, c-Myc, Klf4. Nel primo esperimento, i quattro geni erano stati trasferiti in cellule della pelle di topo, che in questo modo erano state trasformate in cellule staminali simili alle embrionali.

I NOBEL PER LA FISICA

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John Gurdon, all'età di 15 anni una professoressa gli raccomandò caldamente di abbandonare lo studio della biologia perchè sarebbe stato "un assoluto spreco di tempo"