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Attualità

Nascono sempre meno italiani

Per il quinto anno consecutivo diminuiscono le nascite, anche quelle degli immigrati. In calo pure i matrimoni, aumenta solo l’aspettativa di vita. Il rapporto Istat

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Non ci sposa più e non si fanno più figli. O meglio ci si sposa sempre meno e si fanno sempre meno figli. È questa la fotografia dell’Italia scattata dall’Istat. Fotografia nella quale salta subito all’occhio un dato: per il quinto anno consecutivo le nascite in Italia diminuiscono, attestandosi a 514 mila nel 2013. Il numero medio di figli per donna scende da 1,42 nel 2012 a 1,39 nel 2013. A crescere solo l’età media al parto, arrivata ormai a 31,5 anni. Circa l’80% delle nascite proviene da donne italiane, il restante 20% da straniere. Se non fa troppo notizia il fatto che la fecondità delle prime sia scesa, tra il 2008 e il 2013 da 1,34 a 1,27 figli per donna, a sorprendere il dato che vede in calo anche la fecondità delle donne immigrate: da 2,65 figli per donna a 2,20 nel medesimo periodo.

Nel 2013 si sono celebrati meno di 200 mila matrimoni, per un quoziente di nuzialità pari al 3,3 per mille, il più basso nella storia del Paese. La celebrazione del matrimonio con rito religioso perde ulteriore terreno nei confronti del rito civile. Tra il 2008 e il 2013 la quota di sposi che sceglie il primo passa infatti dal 63% al 57%, mentre la quota di coloro che optano per il secondo cresce dal 37% al 43%.

In calo anche le immigrazioni dall’estero che nel 2013 si sono attestate a quota 307 mila, pari a un tasso del 5,1 per mille, contro le oltre 350 mila del 2012 (5,9 per mille). Aumentano, invece, le emigrazioni, circa 126 mila (2,1 per mille), contro i 106 mila dell’anno precedente (1,8 per mille). Nel periodo 2008-2013, tra coloro che abbandonano il Paese per una destinazione estera raddoppia sia il numero di residenti stranieri (da 22 a 44 mila), che il numero di italiani (da 40 a 82 mila). La destinazione estera favorita dagli italiani è il Regno Unito, con circa 13 mila trasferimenti, segue la Germania con 11 mila 600. Gli stranieri, invece, emigrano prevalentemente in Romania, oltre 10 mila trasferimenti nel 2013 (+21% sul 2012) e Albania, oltre 2 mila trasferimenti (+23%).

Calano gli ingressi dei cittadini stranieri, 279 mila nel 2013 contro i 321 mila del 2012. I rimpatri di italiani sono 28 mila.

Con 60 mila immigrati arrivati nel 2013 la Romania si conferma il principale Paese di provenienza, davanti a Marocco (19 mila) e Cina (18 mila). Tuttavia, gli arrivi dalla Romania crollano sensibilmente (-25% sul 2012), così come quelli dalla Cina (-12%). Stabili i flussi in arrivo dal Marocco (-0,8%), mentre aumentano quelli da Egitto (+15%) e Ucraina (+10%).

Tra gli altri dati, da evidenziare linnalzamento della speranza di vita alla nascita, giunta nel 2013 a 79,8 anni per gli uomini e a 84,6 anni per le donne. A fine 2013, gli individui di 65 anni e oltre rappresentano il 21,4% del totale (21,2% nel 2012), risultando in ulteriore aumento, mentre i giovani fino a 14 anni di età scendono al 13,9% (dal 14% del 2012).