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Attualità

Napolitano: “Risanare la politica. Fenomeni di corruzione inimmaginabili”

Il messaggio del presidente della Repubblica agli studenti (ma non solo): “Far vincere la legalità si può!”. E ancora: serve “una società che creda e pratichi la superiorità dell’istruirsi bene rispetto al contare sulla raccomandazione”

“Chi si preoccupa oggi giustamente per l’antipolitica deve sapere risanare in profondità la politica”, perché troppo spesso la cronaca ci ha rivelato come “nel disprezzo per la legalità si moltiplichino malversazioni e fenomeni di corruzione inimmaginabili, vergognosi. Non è questo un contesto accettabile per persone sensibili al bene comune, per cittadini onesti, né per chi voglia avviare un’impresa”. È quanto dichiarato al Palazzo del Quirinale dal presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione del suo messaggio di apertura dell’anno scolastico. Nessun attacco diretto ai recenti casi di mala gestione dei fondi pubblici da parte delle Regioni, ma le critiche stanno tra le righe e, a pochi mesi dalla conclusione del suo mandato, il capo dello Stato manda il suo messaggio alle giovani generazioni. “Risanare la politica, far vincere la legalità si può!” – ha affermato Napolitano che, rivolgendosi ai bambini presenti, ha sottolineato che la legalità “si deve praticare a tutti i livelli, e dunque anche nel nostro piccolo mondo quotidiano. E nella vita scolastica legalità vuole dire rispetto delle sue regole, rispetto dei compagni, specie di quelli più deboli, e soprattutto, vorrei sottolinearlo, rispetto degli insegnanti che sono il cuore pulsante della scuola, e guai a indebolirlo. In questo grave momento di crisi per le famiglie italiane è importante che la scuola promuova e pratichi un altro fondamentale valore : quello della solidarietà”.

IL VALORE DELLA CONOSCENZA. Nel corso del suo intervento (qui il video) il presidente della Repubblica ha rimarcato che, oltre a un rapporto più forte tra insegnanti, studenti e famiglie, per far progredire ulteriormente la scuola italiana è anche necessaria “una società che creda e pratichi la superiorità dell’istruirsi bene rispetto al contare sulla raccomandazione, un mondo del lavoro che contribuisca alla formazione dei giovani e premi le loro competenze, un’azione pubblica che riconosca il ruolo cardine dell’istruzione e in essa investa idee e risorse”. Anche per questo negli ultimi anni si è “tentato di incentivare il ritorno dei cervelli emigrati e si è cercato di costruire per i ricercatori un ambiente più favorevole in patria. Mi auguro che si prosegua con decisione su questa strada, che non si facciano inversioni di marcia neanche in tempo di crisi. Un paese non può trascurare il suo capitale più importante : la conoscenza“.

Credits Images:

Giorgio Napolitano