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Attualità

La grande distribuzione si reinventa

Le strategie di alcuni dei più grandi marchi europei per uscire dalla crisi dei consumi

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Spesa in calo, minor propensione all’acquisto e tagli che non riguardano solo i prodotti non food, ma anche gli alimenti. Non è certo un bel momento per la grande distribuzione organizzata (Gdo) che deve far fronte a consumi ancora inferiori ai livelli pre-crisi. Secondo il rapporto annuale Consumi e distribuzione di Coop l’80% delle famiglie italiane è convinta di vivere al di sotto o sul limite di uno standard appena accettabile (a fronte del 44% della Germania e del 54% della Francia) una convinzione avvalorata dal minor potere d’acquisto, sceso in dieci anni del 7%; ma per il rapporto gli effetti della manovra, in particolare l’aumento dell’Iva, peseranno in misura ben più considerevole. Per risolvere una situazione di stallo tutta la Gdo sta cercando di reinventarsi. La stessa Coop, come annunciato dal presidente del Consiglio di gestione, Vincenzo Tassinari, è orientata ad abbandonare le promozioni 3×2 favorendo invece quelle mirate ai bisogni delle famiglie. «Anziché promozioni dall’alto faremo sconti su richiesta», assicura. «Lanceremo il marchio anche per i non alimenti e modernizzeremo la distribuzione. Punteremo di più sui discount». Ma le novità arrivano anche dalla Francia dove il gruppo Carrefour ha deciso di cambiare politica a fronte di perdite per 249 milioni di euro nei primi sei mesi del 2011: basta ipermercati, il rilancio del colosso della distribuzione passerà attraverso la valorizzazione dei negozi di città, di piccole dimensioni e soprattutto vicini ai clienti. I punti vendita del gruppo guidato da Lars Olofsson dovranno caratterizzarsi anche da prezzi competitivi e con una ampia gamma di prodotti a marchio Carrefour. La crisi, tuttavia, si fa sentire in tutta Europa, anche in Germania dove, secondo indiscrezioni, i maggiori azionisti del gruppo Metro non sarebbero soddisfatti del piano di ristrutturazione presentato dal manager Eckhard Cordes che, in scadenza di contratto a ottobre 2012, sarebbe pronto alle dimissioni.

Scarica il rapporto Coop – Consumi e distribuzione 2011