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Attualità

Istat, inoccupato un giovane su cinque

Sono poco più di due milioni, circa il 21%, i ragazzi tra i 15 e i 29 anni che non studiano né hanno un lavoro. Un livello che in Europa non ha eguali. Quasi la metà degli italiani tra i 25 e i 64 anni ha solo la licenza media. Sono solo alcuni dei dati raccolti nel dossier interattivo ‘Noi Italia’, presentato dall’Istat

Sono poco più di due milioni i giovani che in Italia non sono inseriti né in un percorso scolastico-formativo né hanno un lavoro. Si tratta del 21,2% di una fascia d’età di giovani compresi tra i 15 e i 29 anni, la quota (aggiornata al 2009) più elevata a livello europeo. E’ solo uno dei dati che l’Istat, l’istituto nazionale di statistica, presenta oggi nel suo dossier ‘Noi Italia’, un tentativo di scattare una fotografia di come sta andando il Paese attraverso una lettura ragionata di oltre 100 statistiche tra aspetti demografici ed economici, culturali e sociali. Dall’indagine si sottolinea inoltre come nella Penisola quasi una donna su due né cerca né ha un posto di lavoro. Il tasso di inattività femminile italiano nel 2009 (46,4% a fronte del 68,6% degli uomini) è il secondo più alto dell’Ue a 27, inferiore solo a quello di Malta. Più in generale la percentuale dei disoccupati che è in cerca di lavoro da oltre un anno si attesta intorno al 45%. “l’Italia – evidenzia l’Istat – registra una tra le quote di disoccupazione di lunga durata (44,4%) più alte nell’Unione europea a 27”.

Sommerso al 12%, record nel MezzogiornoChissà poi se nel 21,2% di giovani inattivi c’è un parte di quell’11,9% di lavoratori irregolari registrati in Italia dall’Istat. Secondo l’istituto di statistica, la percentuale maggiore di sommerso si attesta nel Mezzogiorno dove si può considerare irregolare “quasi un lavoratore su cinque; nell’agricoltura circa uno su quattro” (riferimento alla situazione nel 2008). La quota del sommerso, così, si mantiene “abbastanza rilevante”, spiega l’Istituto, “confermando il dato del 2007, in lieve calo rispetto al biennio 2005-2006”. La Regione con la quota più alta è la Calabria (26,6%), mentre quella con la percentuale più bassa è l’Emilia Romagna (8,5%).

Per quanto riguarda il titolo di studio, si segnala che circa il 46% della popolazione in età compresa tra i 25 e i 64 anni ha conseguito soltanto la licenza di scuola media inferiore, “valore che – nel contesto europeo – colloca il nostro Paese distante dalla media Ue 27 (27,9% nel 2009)”. Notizie migliori arrivano dal fronte teenager: “I dati relativi al 2009 sul livello delle competenze, derivati dall’indagine Pisa promossa dall’Ocse, mettono in luce – si legge nel dossier dell’Istat – un recupero rispetto al 2006 dello svantaggio degli studenti 15enni italiani in tutte le ‘literacy’ considerate, con punteggio nelle rispettive scale di valutazione pari a quello medio Ue in lettura, superiore di 9 punti in matematica e inferiore di 8 punti in scienze”.

Noi Italia

Il dossier, disponibile all’indirizzo internet noi-italia.istat.it, dà conto di indicatori raccolti in 120 schede, distribuiti in 19 settori di interesse nella home page. La consultazione è agevole, secondo quanto viene illustrato dall’Istat, è possibile scaricare le pagine web e approfondire con link presenti in ogni pagina.