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Attualità

Ipse dixit dal convegno di Capri dei Giovani di Confindustria

I principali interventi dalla due giorni di confronto e proposte per la crescita. A Capri i politici sono solo invitati ad ascoltare, per il governo presente solo il ministro dell’Intero, Roberto Maroni. “Lo ringraziamo”, afferma il presidente Morelli

Due giorni senza politici, invitati solo ad ascoltare; le proposte e il dibattito fatto da imprenditori, dall’Italia che produce e che rappresenta il futuro del Paese. Si è concluso nella giornata di sabato 22 ottobre il 26esimo convegno di Capri dei Giovani imprenditori di Confindustria, il tradizionale appuntamento che si svolge a Capri e che quest’anno ha avuto come titolo ‘Alziamo il volume, diamo voce al futuro’. Mentre “il dibattito pubblico è dominato dal conflitto, più che dal confronto”, la kermesse dei giovani imprenditori è stata un invito a “dare voce a quelle realtà che, in sottofondo, fanno impresa in modo nuovo e soprattutto parlano in modo nuovo”. Un invito a partire dalla “crescita e dalle politiche che la possono stimolare, rendendo i giovani protagonisti del cambiamento”. Qui sotto, ordine sparso, vengono riassunti i principali interventi della due giorni di Capri:

JACOPO MORELLI, presidente dei Giovani di Confindustria: “Non siamo la Grecia. È vero. Ma siamo distanti dalla Germania. Non servono formule auto assolutorie, né altre menzogne, abbiamo bisogno di verità. Scomode, taglienti. Ma verità (…). Finora si sono rimandati i problemi, fino a mettere in pericolo la nostra stessa sopravvivenza. Abbiamo bisogno di leader che sappiano spiegare, convincere e agire (…). Occorre innalzare l’età pensionabile a 70 anni, escludendo i lavori usuranti, abolire le pensioni di anzianità, equiparare da subito il sistema per uomini e donne (…). Maroni (presente a Capri così come altri politici, si è detto disponibile a un prossimo confronto. Lo ringraziamo”.

EMMA MARCEGAGLIA, presidente di Confindustria: “Non dobbiamo rassegnarci, dobbiamo continuare a combattere e fare ancora di più per alimentare la fiducia, costruire la speranza e un’Italia migliore (…). Tre cose da fare: continuare a fare bene gli imprenditori, credere nell’associazionismo e rivendicare il diritto di lavorare per il Paese”.

SEBASTIANO CAFFO, presidente del comitato per il Mezzogiorno di Confindustria Giovani: “L’ uscita dalla crisi deve passare necessariamente dal rilancio delle Regioni meridionali, utilizzando strumenti agili e leggeri, con una strategia forte e unitaria che guardi al Mezzogiorno come macro-area e non come singole regioni”.

ROBERTO MARONI, ministro dell’Interno: “Il governo ha fatto tanto per tenere saldi i conti e adesso bisogna puntare sulla crescita” (Dichiarazioni del ministro lasciando il convegno di Capri in risposta a chi gli chiedeva quale sia il proposito per il Paese). “Sono venuto per ascoltare. Ho sentito molte proposte, alcune da me condivisibili, altre meno. È stato interessante e utile sentire la posizione degli imprenditori italiani e di Confindustria”.

RENATO SCHIFANI, presidente del Senato: “Il futuro è dei giovani e oggi più che mai per costruire un domani sostenibile occorre che noi tutti mettiamo in campo le nostre migliori energie (…) operando altresì per il rafforzamento della legalità e il rispetto delle regole. Sono convinto che il Paese debba investire sulle nuove generazioni anche a livello imprenditoriale perché solo grazie a nuove idee e a un ottimale utilizzo delle risorse destinate alla ripresa, sarà possibile superare questo delicato momento e rilanciare il nostro Paese”. (Messaggio inviato al presidente dei Giovani di Confindustria, Jacopo Morelli).

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Il presidente dei Giovani imprenitori Jacopo Morelli nel corso di uno dei suoi interventi al convegno di Capri