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Attualità

In Italia sempre meno sigarette di contrabbando

Ma nei Paesi Ue una su dieci è illegale. In crescita il fenomeno delle “illecit whites”

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L’Italia è uno dei Paesi in Europa dove si fumano meno sigarette di contrabbando, con un mercato che nel 2013 è calato addirittura del 50%. A dirlo il Project sun, il rapporto stilato da Kpmg che monitora il mercato illecito dei prodotti del tabacco in Europa.

Nel nostro Paese nel 2013 si sono commercializzare illecitamente 3,69 miliardi di sigarette, contro i 7,29 miliardi del 2012. Tanto da far diminuire l’incidenza del consumo illegale di 3,8 punti percentuali, dall’8,5% al 4,7% del consumo totale di sigarette. A contribuire alla contrazione del mercato illegale è stato, secondo il rapporto di Kpmg, il livello basso dei prezzi garantito dall’introduzione del segmento super-low.

Eppure in Europa il mercato sottrae ancora entrate per 10,9 miliardi di euro, con una sigaretta su dieci fumata nei paesi dell’Unione europea che è ancora illegale. Di queste una su tre è una tra le “illicit whites” ovvero una sigaretta prodotte legalmente in un Paese con lo scopo di essere contrabbandata. Un tipo di contrabbando di nuova generazione, aumentato nel 2013 del 15% a livello continentale.