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Se il brevetto nasce in Laguna

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«Abbiamo fra noi uomini di grande ingegno, atti ad inventare e scoprire dispositivi ingegnosi: ed è in vista della grandezza e della virtù della nostra città che cercheremo di far arrivare qui sempre più uomini di tale specie ogni giorno» questo si legge nel primo documento in cui si fa riferimento alla tutela della proprietà intellettuale. Siamo a Venezia il 19 marzo 1474 ed è stato appena approvato lo Statuto dei Brevetti. Il provvedimento intende richiamare le menti più brillanti nella Serenissima rafforzandone il primato tecnologico e di conseguenza anche economico e politico. Non è per caso infatti che storicamente i Paesi egemoni sono quelli più avanzati nella ricerca, e ancora oggi la grandezza statunitense è sostenuta dall’eccellenza delle sue università, oltre che dalla forza militare. L’investimento nelle università e nella ricerca è un aspetto fondamentale per la crescita di un Paese avanzato. L’Ue lo ha affermato a gran voce con la strategia di Lisbona nel 2005, i Veneziani lo avevano capito 5 secoli prima.