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Attualità

I videogiochi possono cambiare il Mondo?

Anche Al Gore al Festival dei “Games for Change”, la kermesse newyorkese dedicata ai videogiochi educativi. Tra i titoli presentati SOS_Slaves, contro la schiavitù sessuale, e Frontiers, per sensibilizzare sul tema dell’emigrazione

Al Gore, ex vice-presidente degli USA e attuale numero uno del network televisivo Current TV, impegnato ad affrontare alcuni dei temi globali più delicati, ha tenuto il discorso d’apertura per l’ottavo Festival dei Games for Change, che si è tenuto a New York City dal 20 al 22 giugno scorso. I Games For Change, sono Serious Games (videogiochi dall’elevato contenuto educativo) incentrati su tematiche ambientali, sociali o geopolitiche, che cercano di spingere gli utenti a cambiare il Mondo prendendo atto (in prima persona, seppur virtualmente) dei drammi e delle problematiche che si verificano ogni giorno in tutte o in alcune remote parti del Pianeta. Attraverso il festival e il sito gamesforchange.org, l’associazione omonima si adopera per favorire la diffusione di questo tipo di software socialmente utile nel Mondo, obiettivo che, secondo i co-presidenti di Games for Change, Asi Burak e Michelle Byrd, è stato reso più accessibile dal supporto di una figura di spicco come Al Gore. “Il vice presidente Gore è una figura di livello globale che ha saputo utilizzare i media popolari per portare questioni della massima importanza all’utenza di massa”, hanno spiegato. “La sua presenza a questa edizione del Festival serve ad enfatizzare l’immenso potenziale che esiste nell’associazione tra le macro-tematiche sociali e la sempre maggiore accessibilità del medium videoludico”. Tra i molti nuovi titoli presentati all’edizione di quest’anno spiccano SOS_Slaves, che mira a contrastare la schiavitù sessuale, e Frontiers, che esplora una tematica particolarmente attuale nel nostro Paese, cioè l’immigrazione dall’Africa all’Europa. Nel gioco è infatti possibile interpretare sia il ruolo di un immigrato africano durante il viaggio massacrante, sia quello di una guardia di confine (nella Spagna del Sud o nel Porto di Rotterdam), per comprendere entrambi i punti di vista. Altri titoli puntano invece a sensibilizzare l’audience su temi quali la tutela dell’ecosistema o i diritti delle donne.

Credits Images:

Il videogioco SOS_Slaves