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Perché non bisogna dimenticare la Giornata contro la violenza sulle donne

Il 25 novembre è la Giornata mondiale in difesa delle donne vittime di violenza. Ecco come nasce questa ricorrenza

La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne si celebra il 25 novembre. Si tratta di un’iniziativa istituita dall’Onu nel 1999 e volta a sensibilizzare ogni essere umano sulle violenze fisiche e psicologiche che milioni di donne, in ogni parte del mondo, soffrono dentro e fuori le mura domestiche. Il 35% delle donne nel mondo ha subito una violenza fisica o sessuale, dal proprio partner o da un altro uomo. In Italia quasi una donna su tre è stata vittima di violenze. E il fenomeno si sta accentuando e sta diminuendo l’età di chi lo subisce.

Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: da dove nasce

La Giornata mondiale contro la violenza sulle donne non si celebra in una giornata a caso, bensì il 25 novembre è un giorno ben preciso. È il ricordo del brutale assassinio delle tre sorelle Mirabal nel 1960 da parte del regime di Trujillo in Repubblica Dominicana. “Mariposas”, farfalle, così avevano deciso di farsi chiamare queste tre ragazze piene di vita che volevano cambiare il mondo e il loro Paese vittima di una feroce dittatura. Era 25 novembre 1960 quando Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal vennero fermate e caricate nel retro di una jeep dopo aver fatto visita ai loro mariti in carcere. Le sorelle vennero condotte in una casa in collina e collocate in stanze separate: furono bastonate e picchiate. Vennero ritrovate il giorno dopo, con tutte le ossa rotte, sul fondo di un precipizio insieme all’autista che le aveva accompagnate. Nessuno credette alla versione ufficiale che parlava di un incidente. Da quell’episodio trasse ulteriore forza la rivolta popolare che culminò nel 1961 con l’assassinio di Trujillo.

La celebrazione in Italia

In Italia la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne si celebra solo dal 2005, grazie all’impegno di alcuni centri antiviolenza e Case delle donne che hanno poi portato al coinvolgimento delle istituzioni e di vari enti come Amnesty International. Nel 2007 decine di migliaia di donne hanno manifestato a Roma “Contro la violenza sulle donne”, senza alcun patrocinio politico. È stata la prima manifestazione su questo argomento che ha ricevuto una forte attenzione mediatica.

Wall of Dolls

I dati dicono che i femminicidi sono diminuiti, ma l’attenzione sul tema resta. Così quasi ogni capoluogo ha organizzato iniziative per celebrare la giornata. In particolare a Milano, alla “Casa delle Arti Alda Merini” nascerà un nuovo Wall of Dolls. Come pure si rinnoverà a Roma, Genova, e in tante altre città che hanno condiviso il progetto di denunciare le ingiustizie su un muro urbano con una forza potentissima. Lo stesso farà il Comune di Tolentino nelle Marche, che stanno creando il Muro delle Bambole, sfruttando la recinzione del Municipio inagibile a causa del terremoto.

In tutte le altre città sarà possibile assistere alla proiezione del documentario Futuro è donna, presentato recentemente alla 74° Mostra del Cinema di Venezia.

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