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Attualità

Frode fiscale, indagata la moglie di Sean Connery

Micheline Roquebrune avrebbe tramato per frodare il fisco spagnolo

Guai finanziari in casa Bond. O meglio, in casa Connery: la moglie del noto attore Sean, Micheline Roquebrune, rischia due anni e mezzo di carcere e una multa milionaria (16 milioni di sterline, pari a 22,7 milioni di euro) per frode fiscale nei confronti del Governo spagnolo.

IL CASO. La denuncia è stata scatenata dalla compravendita della villa sulla Costa del Sol della coppia, detta “Casa Malibù”; la Roquebrune avrebbe tramato per evitare di pagare tasse pari a 5,5 milioni di sterline, dovute al fisco al momento della vendita. Il fattaccio risale al 1999, anno in cui la villa, residenza dei coniugi Connery per un ventennio, venne venduta e immediatamente demolita e sui suoi terreni vennero edificati ben settanta appartamenti, contro i soli cinque previsti dal contratto stipulato fra le parti.

OPERAZIONE GOLDFINGER. Operazione Goldfinger”: è questo l’ironico nomignolo dato all’indagine che ha svelato la truffa ordita dalla moglie del primo, indimenticato 007. La signora, infatti, sarebbe stata in combutta con i costruttori per frodare il fisco spagnolo. A breve la Roquebrune, che attualmente risiede con il marito alle Bahamas, verrà invitata ad assumere un legale per la sua difesa. In tutto ciò non sarebbe invece coinvolto l’attore Sean Connery, che è stato ascoltato ma giudicato infine dal magistrato preposto «ignorante e d’intralcio per le indagini».

Credits Images:

La coppia Connery-Roquebrune in un'immagine del 1983.