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Attualità

Crisi, tornano ad aumentare i suicidi

Sono 121 i casi nel primo semestre 2015: accomunati dalla sorte operai e imprenditori. Crescono i problemi a Sud e nel Nord-est

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Tornano a crescere i suicidi per colpa della crisi. Nel primo semestre del 2015 si calcolano già 121 casi legati a motivi economici, secondo i calcoli di Link Campus University di Roma. Si tratta del dato peggiore dal 2012, in crescita in particolare nel Mezzogiorno e nel Nord-est. L’Osservatorio diretto dal sociologo Nicola Ferrigni sottolinea che gli imprenditori «tornano a essere le prime vittime della crisi economica con 53 suicidi, che nel semestre 2014 erano 46». I casi tra i disoccupati sono 43 e 19 tra i dipendenti (cifra triplicata rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso), mentre tre sono i pensionati. Dei 121 suicidi per motivazioni economiche, dieci sono donne.

Tra i dati più preoccupanti c’è l’abbassamento dell’età media delle vittime: il 28,9% hanno tra 35 e 44 anni, mentre i 45-54enni scendono al 26,4%, oltre 10 punti in meno rispetto allo stesso periodo 2014. Anche tra gli under 35 il fenomeno è sensibilmente in crescita, con il 12,4% dei casi che equivale, in termini di incidenza, a quasi il doppio rispetto al 2012. Si registrano aumento «vertiginosi» nel Mezzogiorno e nel Nord-Est, rispettivamente con 37 casi (contro i 27 lo scorso anno) e 35 casi (contro i 26 del 2014). Calano di poco gli episodi al Centro (22 contro 23) e in maniera più significativa al Nord-Ovest (20 contro 26), mentre sono quasi dimezzati i casi nelle Isole (7). Nel complesso, dal 2012, il maggior numero di suicidi legati alla difficile situazione economica si registra soprattutto nel Nord-Est (146). A seguire il Sud (126), il Centro (120), il Nord-Ovest (108) e le Isole (59).

Tra le regioni, il Veneto rimane la zona più difficile e da sola rappresenta in questo primo semestre il 23,1% del totale dei casi (lo scorso anno era al 14,8%, con la tragedia di Egidio Maschio arrivata proprio a fine semestre). A seguire la Campania, che supera la Lombardia e raggiunge un’incidenza del 15,7% (+4,4%). Cresce, nei primi sei mesi del 2015 rispetto al primo semestre del 2014, anche il numero dei suicidi in Calabria (4,1% contro l’1,7%), nel Lazio (5,8% contro il 4,3%), in Puglia (4,1% contro il 3,5%) e nel Piemonte (3,3% contro il 2,6%). In calo i suicidi in Lombardia (9,1% contro il 12,2% dello stesso periodo 2014) e in Liguria (4,1% a fronte del 7%).