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Attualità

Confesercenti: cresce la sicurezza economica nelle famiglie, ma resta il divario tra Nord e Sud

Le famiglie percepiscono una maggiore solidità nelle proprie finanze; segno che la crisi sta finendo? Forse, ma solo al Nord

Confesercenti ha raccolto la percezione della propria solidità economica delle famiglie italiane, che sembra sia in crescita: la percentuale dei nuclei familiari che è soddisfatta dalla tenuta dei propri bilanci è infatti salita di due punti rispetto al 2013 e si attesta al 58%. I numeri raccolti dall’associazione di categoria non mancano però di riproporre la dicotomia che da sempre affligge il nostro Paese: quella fra il Nord e il Centro, che pian piano si stanno emancipando dalla crisi, e il Sud, che invece stenta nella ripresa.

DIVARIO NORD-SUD. Nell’analisi di Confesercenti l’Italia è divisa in tre: al Nord l’economia ha preso il giusto slancio e inizia a ripartire: il 47% della famiglie del Settentrione dichiara un certo benessere; meno positivi i numeri del Centro Italia, dove sono il 35%. Resta decisamente indietro il Meridione, dove solo nel 29% delle case si vive grazie a un reddito che permette la sicurezza economica; a impressionare di più è lo stacco nelle cifre che raccontano le famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese: al Sud sono almeno il 16%, contro il 13% del Centro Italia e l’8% del Nord.

CONSUMI IN POSITIVO. Per quel che riguarda i consumi, un terzo delle famiglie del nostro Paese ha uno sguardo positivo verso il futuro, e pensa di potersi permettere un maggior numero di spese nei mesi a venire; il 25% (era il 27% a luglio), invece, non è così fiducioso, e teme di dover diminuire i propri consumi per far fronte alla crisi. Anche qui è profonda la differenza fra le diverse aree geografiche del nostro Paese: è infatti nel Meridione a prevalere la sfiducia, dato che chi ha risposto negativamente alla domanda sui consumi vive nel 32% dei casi nelle Regioni del Sud, mentre solo il 16% è al Nord.

SEGNALI POSITIVI. È ancora maggioritaria la percezione di insoddisfazione relativamente alla propria situazione finanziaria, che è propria del 53% delle famiglie. Non si può comunque ignorare il fatto che si tratti di un dato in progressivo calo: il miglioramento del sentimento generale delle famiglie relativamente alla capacità reddituale è un segnale positivo verso il superamento del periodo buio vissuto dalla nostra economia. È ancora presto, comunque, per parlare di una completa riconquista del benessere: quasi la metà delle famiglie italiane (il 48% – a luglio erano il 50%) ammette che il proprio reddito non consente che il mantenimento delle spese, e non concede alcun extra; solo il 38% (36% nei mesi precedenti) vive in una condizione di piena sicurezza economica.