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Attualità

Canone Rai. È sempre lei la tassa più odiata dagli italiani

Sul podio dei tributi più insopportabili anche il bollo auto e l’Iva. La ricerca di Swg per l’Anci

Gli italiani non amano le tasse e l’imposta che peggio digeriscono è il Canone Rai. A certificarlo è l’ultimo sondaggio (*) che l’Ifel, il centro studi dell’Anci (Associazione dei Comuni) ha commissionato a Swg. Dalla ricerca è emerso come il Canone Rai sia di gran lunga il tributo più insopportabile, messo in cima alla classifica delle tasse più odiose (e odiate) dal 45,5% delle 8 mila persone intervistate. Staccate tutti gli altri: a partire dal bollo auto (14,2%) alla tanta discussa Iva (9,1%) passando per l’Irpef (7,5%) e l’Ici (6,4%) e concludendo con la Tarsu, l’imposta sulla spazzatura (5,2%).

Gli italiani odiano le tasse, ma la maggioranza, addirittura il 65%, le ritiene (o almeno dichiara di ritenerle) giuste, un «dovere civico» per il 31,6% e uno «strumento di equità che garantisce servizi a tutti i cittadini» per il 33,4%. Certi un terzo degli intervistati, il 33,4% non fatica ad ammettere di considerarle, invece, addirittura «uno strumento vessatorio in mano allo Stato». E quindi spazio all’evasione? Per l’80,3% degli intervistati sarebbe proprio il nostro sistema fiscale a favorire quello che, comunque, è considerato un cancro da estirpare per il 66,7% degli italiani.

Se proprio devono pagare le tasse, gli italiani preferiscono versarle alle istituzioni che sentono più vicine. Alla domanda «qual è l’istituzione che spende meglio i vostri soldi?» infatti il 26,8% degli intervistati ha risposto il Comune. La Regione non è andata oltre il 14,6%, contro il 12,7% di consensi dell’Unione Europea, il 6,7% della Provincia e appena il 5,5% dello Stato centrale, il vero spreca soldi nazionale.

Nonostante la fiducia nei confronti delle istituzioni più prossime e la sfiducia nello Stato centrale, per gli italiani il federalismo non è una priorità. Meglio pensare ad altre riforme. Come ad esempio, a quella del mercato del lavoro, necessaria per il 43,9% degli intervistati, oppure quelle del sistema fiscale (42,7%) e della politica (35,7%). Il federalismo risulta, infatti, una priorità solo per il 14,5% degli intervistati.

(*) NOTA INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 2 DELLA DELIBERA N. 153/02/CSP DELL’AUTORITA’ PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONISoggetto committente: ANCI Comunicare e IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia Locale)Soggetto realizzatore: SWG srlData di esecuzione: dal18 luglio al 1 agosto 2011Tipo di rilevazione: sondaggio con interviste telefoniche con metodo CATI e interviste online con metodo CAWI,su un campione stratificato per quote regionali di 8.000 soggetti (su 29.767 contatti), rappresentativi dell’universo della popolazione residente in Italia di età superiore ai 18 anni. Margine d’errore massimo: ±/- 1,1%