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Attualità

Anche il sopracciglio vuole la sua parte

Non solo modelli o amanti del fitness, anche i professionisti si rivolgono sempre più spesso all’estetista. Perché pinzetta e ceretta possono migliorare lo sguardo e correggere piccoli difetti dei lineamenti. Ma attenzione a non esagerare…

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«Possiamo avere tutti i mezzi di comunicazione del mondo», ha scritto Paulo Coelho, «ma niente, assolutamente niente, sostituisce lo sguardo dell’essere umano». Lo sguardo racconta di noi più di quanto forse vorremmo, è la nostra firma, la traccia che lasciamo nella memoria altrui, l’impressione che ci resta dei nostri interlocutori. Sguardi intelligenti, luminosi, sagaci, ammalianti. O, al contrario, spenti, opachi, anonimi, indifferenti. Non è tutto merito (o colpa) degli occhi. Un ruolo importantissimo nella composizione dello sguardo è giocato infatti dalle sopracciglia. E se fino a qualche tempo fa la cura della cornice degli occhi era a esclusivo appannaggio delle donne, oggi anche gli uomini ne hanno capito l’importanza. E hanno iniziato a darsi da fare. Secondo uno studio promosso dal Centro Studi Dermal, condotto su un panel di 500 clienti di centri estetici sparsi in tutta Italia, la depilazione facciale maschile è in forte ascesa. Lo studio ha inoltre stilato la top five delle categorie che ricorrono a questo tipo di trattamento: e se era facile supporre di trovare al primo posto la fluttuante categoria dei “palestrati” ed amanti del fitness (il 36% degli intervistati) e al secondo posto gli sguardi magnetici dei modelli da passerella (27%), a sorpresa in terza posizione troviamo i volti in doppiopetto dei bancari (16%). Salgono al quarto posto i politici (13%), impegnati forse in un’operazione di restyling dell’immagine a 360 gradi. Chiudono quinti i commessi (8%), portati per la natura del loro lavoro a farsi ambasciatori di un estetismo che non conosce crisi.

HOW TO DO

La manutenzione del sopracciglio maschile è un affare complesso e delicato. Una mossa azzardata (indifferentemente a colpi di pinzetta o ceretta) e si rischia di stravolgere i lineamenti del volto. A quel punto occorrono settimane in attesa della ricrescita, per tornare ad avere un’arcata nuovamente “trattabile”. Per evitare che ciò accada «bisogna affidarsi a un professionista di comprovata bravura», spiega Silvia Sardella, brow artist e docente presso la Bcm, la Scuola Europea di estetica, massaggio e trucco di Milano. «Nello styling delle sopracciglia maschili i parametri da tenere in mente sono pochi e semplici: ordine, pulizia e natural look». Vanno quindi evitati i disegni ad alta precisione e gli svolazzi ad ala di gabbiano tanto amati dalle donne, ma che su un volto maschile risulterebbero ridicoli e innaturali. Il primo e indispensabile passo è quello di eliminare, laddove presente, il terribile “monociglio”, usando una pinzetta se i peli sono pochi e grossi oppure ricorrendo alla ceretta in caso di peluria folta e diffusa. Non va dimenticato poi che il pelo diventa più folto e più scuro con l’età, esattamente il contrario di quanto accade alle donne. Quindi gli over 50 devono stare più attenti dei loro colleghi trentenni. Ma come si procede sull’arcata maschile? «Si parte con una pulizia della zona centrale», continua Silvia Sardella, «la responsabile dell’odioso monociglio. Per evitare di distanziare troppo le due sopracciglia e creare un vuoto eccessivamente spazioso, bisogna fermarsi perpendicolarmente all’angolo interno dell’occhio. Una volta pulita la parte centrale si procede alleggerendo la zona sotto l’arcata sopraccigliare strappando esclusivamente i peli dalla palpebra molle», per non assottigliare troppo la linea ed evitare l’effetto “sguardo da tronista”. Sopracciglia troppo folte invece sono responsabili dell’aspetto “infossato” dell’occhio maschile, che rende lo sguardo spento e invecchiato. «Nei casi estremi, ovvero in un uomo con la fronte molto bassa e l’attaccatura dei capelli particolarmente ravvicinata, si può eliminare la peluria della zona in corrispondenza dell’osso temporale con la ceretta», avverte l’esperta. Per il resto è meglio lavorare di pinzetta, per controllare il disegno con precisione. Una gestione intelligente dei “volumi” del sopracciglio permette di attenuare eventuali piccoli difetti dei lineamenti: occhi troppo vicini si possono mascherare distanziando tra di loro le sopracciglia. «Interventi di questo tipo devono essere eseguiti da mani più che esperte, abituate a trattare il viso maschile e soprattutto devono essere leggerissimi, al limite dell’impercettibile», conclude la brow artist. Un errore, anche se di pochi peli, e il cambio (involontario) dei connotati è assicurato.

WHERE TO GO

La guru delle sopracciglia si chiama Tonya Crooks ed è di stanza (naturalmente) a Los Angeles, intenta a disegnare le arcate vip di Megan Fox, Fergie, Britney Spears e tanti altri (twitter @TheBrowGal). Se fare una puntatina a Hollywood per migliorare il proprio brow shaping non è esattamente comodo da un punto di vista logistico, niente paura: anche in Italia c’è un paradiso delle sopracciglia d’autore. Anzi, fortunatamente più di uno. Molti fra gli store Sephora sono attrezzati con un angolo dedicato, il “Brow bar” dove il personale è addestrato a realizzare forme assolutamente naturali, senza stravolgere i lineamenti. Il trattamento può includere anche la colorazione, dura circa mezz’ora e il risultato è ottimo, oltre che particolarmente duraturo. Chi vuole provare può andare il giorno del suo compleanno, quando il servizio è gratis per il festeggiato!

TINTURA O NON TINTURA?

Un capitolo a parte merita l’argomento colore: in caso di peli particolarmente radi o di sopracciglia molto più canute dei capelli, si può procedere con la tintura, ma la parola d’ordine è soft: mai andare oltre un tono, o al massimo un tono e mezzo, rispetto alla tonalità di partenza. La tintura va eseguita applicando sulla cute circostante una crema protettiva per evitare macchie o irritazioni. Infine occhio ai tempi di posa: pochi minuti bastano per ravvivare la nuance di sopracciglia ingrigite o “spelacchiate”. Per dare maggiore consistenza all’arcata e riempire i vuoti in modo più veloce e reversibile, l’ideale è invece una matita specifica, da applicare a piccoli tratti.

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