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Attualità

Abolite le province

La Camera approva il disegno di legge Delrio. Se per Renzi ora tremila politici smetteranno di ricevere un’indennità dagli italiani, per Brunetta si tratta di un golpe

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260 sì, 158 no e 7 astenuti. Sono questi i numeri con i quali oggi la Camera dei deputati ha abolito le province. Dopo il passaggio al Senato della scorsa settimana, il disegno di legge Delrio, è stato approvato anche a Montecitorio. Contro il ddl Delrio hanno votato Fi, M5S, Lega, Sel e Fdi, con l’ex ministro Renato Brunetta che ha gridato al golpe. Il testo, sul quale il governo aveva posto la fiducia, non potendo eliminare le province (per farlo ci vuole una riforma costituzionale che intervenga sul Titolo V), le svuota di potere, a favore di comuni e regioni. In pratica le province vengono trasformate in enti territoriali di secondo grado, presieduti dal sindaco del comune capoluogo e governati da un’assemblea dei sindaci con un consiglio provinciale formato da 10 a 16 membri (a seconda della popolazione) scelti tra gli amministratori municipali del territorio. Nessuno di questi riceverà uno stipendio. Il ddl prevede infatti un criterio di gratuità per l’esercizio delle funzioni di presidente e dei consiglieri provinciali, che percepiranno solo le indennità da primo cittadino. Il personale, invece, continuerà a lavorare negli organi territoriali di riferimento dell’attività svolta, mantenendo retribuzione e anzianità di servizio. Il ddl prevede anche la nascita di nove città metropolitane che dal primo gennaio 2015 andranno a sostituire le province dove confluirà poi il personale delle amministrazioni provinciali. Fino ad allora gli enti provinciali saranno retti da commissari in quanto non si voterà per le rielezioni dei 52 organi in scadenza nel 2014. A diventare città metropolitane: Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Roma capitale (con poteri speciali per effetto del suo ruolo), Napoli e dal 2016 anche Reggio Calabria. Le funzioni delle città metropolitane: piano strategico del territorio metropolitano; pianificazione territoriale generale; organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito metropolitano; mobilità e viabilità; promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale e sistemi di informatizzazione e di digitalizzazione in ambito metropolitano.