Un giorno come tanti nel Parlamento italiano

Secondo i dati ufficiali, raccolti a partire dal governo Monti e aggiornati al 3 gennaio scorso, tre leggi su dieci hanno bisogno di provvedimenti attuativi, fino a 10 (in 184 casi su 227) ma anche 80 o più: cioè si è verificato in tre casi, le leggi di Stabilità 2015 e 2016 e la spending review di Monti. Si tratta soprattutto di decreti, ministeriali o della presidenza del consiglio e della repubblica, ma anche più semplici provvedimenti direttoriali, deliberazioni Cipe, linee d'indirizzo ecc.

A ogni cambio di governo, il lavoro riparte o quasi da zero. Solo la parentesi Renzi ha lasciato in sospeso 550 decreti attuativi, oltre ai residui di Monti e Letta. In definitiva, su 227 emanate dal 16 novembre 2011, ne sono pienamente in vigore solo 78. Due addirittura – le norme sulla Corte penale internazionale e la Legge comunitaria 2010 – sono a zero dai tempi di Monti. In quattro anni, non si è trovato il tempo per emanare l'unico decreto necessario. Ma sono gli statali, poi, i fannulloni.