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Lavoro

Information technology, 800 mila posti di lavoro senza candidati

Nel 2019 aumenteranno i posti di lavoro nell’It ma, a causa dell’assenza delle relative figure professionali, rischiano di non essere assegnati

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Nel 2019 in Europa ci saranno 800 mila nuovi posti di lavoro vacanti. A fornire la paradossale previsione è il rapporto della Commissione Europea illustrato nel corso del seminario Il lavoro del futuro e il futuro del lavoro, organizzato da Aspen a Milano. Stando infatti all’analisi l’Information Technology è destinata a rivoluzionare il mondo del lavoro: basti pensare che, nel giro di dieci anni, i dispositivi in possesso della popolazione mondiale toccheranno quota 20 miliardi di unità, tra tablet, pc, smartphone e netbook. I device connessi saranno addirittura 200 miliardi. Peccato che, per allora, non avremo altrettanti professionisti.

Le attuale scuole, sia universitarie che tecniche, non prevedono infatti corsi ad hoc, come per esempio lauree in Big Data. Da qui la possibilità che, nel giro di soli tre anni, non ci siano professionisti adeguatamente preparati per coprire le 800 mila nuove posizioni lavorative. «Non ci troviamo di fronte a una disoccupazione tecnologica derivante dal trionfo dei processi di automazione industriale», spiega l’economista Marco Fortis, «ci troviamo invece dinanzi alla necessità di far salire di gamma le competenze collettive». Tra le figure del futuro: i Data Scientist, i Chief Technology Officer, i Big Data Architet.

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Due "primitivi tecnologici" alle prese con un computer nel film Zoolander