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Lavoro

Ferie estive, stretta sui dipendenti pubblici

Previsto il richiamo dalle vacanze in caso di necessità; stop ai permessi “a ore”

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Quest’anno le ferie dei dipendenti pubblici sono a rischio: quella che è già stata ribattezzata “stretta” sulle vacanze estive degli statali, infatti, ha rivoluzionato il modo di intendere permessi e malattia.

FERIE. Le prime rivoluzioni arrivano per le ferie in arrivo. Quest’estate, infatti, gli statali non potranno rilassarsi del tutto: l’amministrazione potrà richiamare il lavoratore dalle ferie nel caso di oggettive necessità organizzative; il rientro sul luogo del lavoro darà comunque diritto al dipendente pubblico di essere rimborsato delle spese di viaggio documentabili. Sarà legittimo, invece, sospendere le ferie in caso di malattia; anche in questa situazione, però, il lavoratore sarà tenuto a presentare l’opportuna documentazione a riprova dei problemi di salute.

PERMESSI. D’ora in poi tutti i dipendenti del settore pubblico, di ogni categoria, non potranno più richiedere delle ore di permesso o malattia per ridurre il proprio orario giornaliero di lavoro, ma solo rinunciare ad un’intera giornata: ferie e malattia, infatti, non saranno più utilizzabili “a ore”. Nuove regole anche per chi fruisce dei permessi messi a disposizione dalla Legge 104: chi ha in cura parenti portatori di handicap, non potrà richiedere tali permessi durante le ferie (cosa che invece si può fare in caso di malattia). Il Ministero del Lavoro, però, ha affermato che il principale non può mai negare al dipendente questi permessi retribuiti: ne consegue che, nel caso di richiesta durante il periodo delle ferie, queste ultime risulteranno “sospese”, e fruibili in un altro momento; l’amministrazione potrà comunque verificare se davvero l’assistenza non fosse differibile.