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Sesso, droga e moneta unica: come la pensano gli italiani

Il 40% dei connazionali pensa che sarebbe meglio uscire dalla moneta unica: anche perché crescono le vittime di usura. Il ritratto del Bel(?)paese nel rapporto Eurispes 2015

Quattro italiani su 10 (40,1%) pensano che sarebbe meglio uscire dall’euro. E gli euroscettici sono più che raddoppiati in un anno secondo il Rapporto Eurispes 2015: dal 25,7% dello scorso anno adesso gli anti-Ue tra i nostri connazionali sono il 55%.

Poveri e sfiduciati: così sono dipinti i nostri connazionali nello studio annuale: il 45,4% vorrebbe trasferirsi all’estero per trovare lavoro, il 71,5% ha visto ridursi nettamente il proprio potere d’acquisto tanto che otto su dieci hanno ridotto i regali, pasti fuori casa, viaggi e articoli tecnologici.

A RISCHIO USURA. Il 47% degli italiani non riesce ad arrivare a fine mese con le proprie entrate e paga le spese mediche a rate così come auto, elettrodomestici e smartphone.

Cresce così il rischio di finire in mano agli usurai: sono già non meno di 200 mila i commercianti per un totale stimato di 600 mila rapporti di credito, di cui almeno 70 mila verso associazioni mafiose. E aumentano anche le persone con reddito fisso costrette a chiedere prestiti.

Il fenomeno si concentra soprattutto al Centro-Nord: +219% in Emilia-Romagna, 40 mila gli usurai stimati soprattutto tra Veneto e Lombardia.

SCUOLA ADDIO. Altro aspetto preoccupante è la scuola: la media di abbandono scolastico è del 17% contro la media europea dell’11,9%. Fanno peggio di noi soltanto Spagna e Portogallo, Malta e Romania.

Esaminando la percentuale di laureati tra i 30 e i 34 anni emerge non soltanto che l’Italia é appena a metà strada dall’obiettivo fissato ma anche che rappresenta il fanalino di coda dell’Europa: 22,4% contro una media dell’Unione del 36,5%.

SESSI, DROGA E ALDILA’. Posizione ambivalente sulle nuove coppie: strada spianata al riconoscimento delle coppie di fatto (64,4%) e al divorzio breve (86%), ma no al matrimonio gay e all’adozione per gli omosessuali (72%).

La fecondazione eterologa raccoglie il 47,2% dei consensi, la possibilità di ricorrere all’utero in affitto il 49,8% e la pillola abortiva il 58,1%.

La legalizzazione delle droghe leggere raccoglie il 33% dei consensi, ma ciò che sembra diffusamente auspicata è la legalizzazione della prostituzione (65,5%). L’utilizzo delle staminali per le cure mediche vede una posizione compatta dei favorevoli fino all’86,6%.

Gli italiani infine si dicono favorevoli all’eutanasia nel 55,2% dei casi e al testamento biologico nel 67,5%, mentre il suicidio assistito segna il 66,5% dei contrari.

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