Olimpiadi di Roma: le ragioni del no del sindaco Raggi

Le Olimpiadi a Roma? No, grazie. A rifiutare la candidatura della Capitale ai Giochi del 2024 è Virginia Raggi. Dopo aver saltato (senza avvisare) l’incontro con il presidente del Coni Giovanni Malagò, il sindaco di Roma ha annunciato in conferenza stampa la sua opposizione alla manifestazione. «Non abbiamo nulla contro le Olimpiadi e contro lo sport, che è parte integrante del nostro programma, ma diciamo ‘no’ alle Olimpiadi del mattone. Assolutamente no», ha dichiarato Raggi. «Non vogliamo che lo sport venga usato come pretesto per ulteriori colate di cemento. Vengono fatte tante promesse in occasione delle Olimpiadi e ricordiamo bene come sono andati i Mondiali di nuoto (Roma 2009, ndr). Siamo pieni di impianti abbandonati che rimangono lì». Il problema sarebbe anche economico: secondo l’attuale amministrazione, Roma starebbe ancora smaltendo i debiti per i Giochi del 1960. «Vogliamo uscire dalle logiche dei grandi eventi che portano grandissimi soldi e debiti ancora più grandi», incalza la Raggi. «Abbiamo un progetto ancora più ambizioso: riqualificare i servizi e restituire ai cittadini una città che sia degna delle grandi capitali europee».

LA MOZIONE. Il sindaco sarebbe già passata dalle parole ai fatti: «È stata già depositata una mozione, che rappresenta l’impegno del sindaco e della giunta a ritirare la candidatura. È stato fatto in giornata», annuncia il vicesindaco Daniele Frongia.

L’IPOTESI DI UN COMMISSARIO GOVERNATIVO. Dal canto suo, il numero uno del Coni Malagò è rimasto sbigottito: fino a un momento prima dell’incontro disertato dalla Raggi, i rapporti con il sindaco di Roma non erano tesi. Poi, però, è arrivato quell’annuncio pubblico, senza alcun confronto con il Coni. «Ma come, al di là delle posizioni, ci siamo sempre rispettati e ora mi trovo un invito con la porta chiusa. E, subito dopo, il no annunciato al mondo…», avrebbe commentato Malagò con i suoi. Il presidente del Coni non ha però intenzione di rimanere a guardare. «Consiglio di non votare la mozione che darebbe un significato formale a quanto annunciato dalla Raggi», dichiara. A questo punto, inoltre, prende corpo l’ipotesi di un commissario governativo che mandi avanti la candidatura di Roma alle Olimpiadi.