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Attualità

Meeting di Rimini, Passera ottimista

Le dichiarazioni del ministro dello Sviluppo economico confermano il punto di vista di Monti. Sotto accusa la comunicazione europea della crisi: sregolata, incoerente e atta a turbare i mercati

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Nel segno dell’ottimismo. Dopo l’intervento di Mario Monti in occasione dell’incontro inaugurale del XXXIII Meeting per l’Amicizia tra i popoli, a Rimini ha parlato anche il ministro dello Sviluppo economico confermando l’ottimismo dell’esecutivo sull’uscita del nostro Paese dalla crisi. «Sì, la vedo l’uscita dalla crisi» ha detto Corrado Passera ai giornalisti che gli chiedevano un commento sulle parole del premier di ieri, aggiungendo però che molto «dipenderà da quello che riusciremo a fare». Secondo Passera infatti «la situazione in realtà è ancora un po’ peggio di quanto si poteva immaginare».

Tutta colpa, a detta del ministro della «molto deludente» eredità che la seconda Repubblica degli ultimi venti anni ha lasciato. «Abbiamo una delle più alte tassazioni al mondo: è una zavorra che dobbiamo correggere» ha ammesso Passera, sottolineando la necessità di «trovare le risorse per il welfare e per ridurre la fiscalità ai cittadini e alle imprese oneste».

Più che lo spread il problema principale dell’Italia «si chiama produttività». In ogni caso, Passera non risparmia critiche alle continue dichiarazioni in Europa sulla crisi e sulle misure antispread, quali ad esempio quelle tedesche sugli acquisti di bond da parte della Bce, definite «disturbi che non fanno merito a chi parla» creando «una comunicazione in eccesso, sregolata, incoerente, anche con turbative dei mercati».

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Il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera