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Attualità

La Giustizia civile in Italia va meglio, anche se non ce ne siamo accorti

A Cernobbio i dati «The European House Ambrosetti»: la cause pendenti restano tantissime, il processo telematico e la mediazione privata danno una mano

Forse non cene siamo accorti, ma la giustizia civile sta accelerando il suo corso. Lo dicono i dati presentati al Forum The European House Ambrosetti di Cernobbio. Partiamo dai numeri: il numero di nuove cause è in linea con la media europea (1,75 milioni) e incredibilmente ii tribunali italiani sono tra i più efficienti in Europa. Il problema restano le cause pendenti arretrate, che sono ancora 4,4 milioni. Certo, erano 5,9 milioni nel 2009, ma rimangono comunque tantissime. E in 82 tribunali su 140, il 20% delle cause ha superato la “durata ragionevole” fissata per legge in tre anni. Per una sentenza di primo grado servono 530 giorni (la media Ue è 237), per la Cassazione più di otto anni.

LA GIUSTIZIA CIVILE IN ITALIA VA MEGLIO

Oltre alla distribuzione geografica – i tribunali del Nord sono mediamente più veloci di quelli del Sud – conta soprattutto «l’adozione di modelli organizzativi e gestionali virtuosi che impatta sull’efficienza». Ecco perché bisognerebbe insistere sull’introduzione di un «court manager» per la gestione degli uffici e l’adozione di criteri di performance, che tratti insomma la giustizia come un’azienda. Come riporta il Corriere della Sera, Ambrosetti stima che la riduzione dei tempi di una causa civile di circa 5 giorni corrisponde a un aumento del pil pro-capite annuo dello 0,5%, pari a 135 euro per cittadino.