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Continuano i misteri di Gelli: è la volta di Andreotti e la loggia segreta

In una recente intervista l’ex Maestro Venerabile della P2 aveva parlato di una terza organizzazione, ancora sconosciuta, che operava ai tempi della sua loggia e di Gladio. Ora sul settimanale Oggi si fa anche il nome del referente: “Giulio Andreotti”

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In quel momento avevamo in mano tutto: la Gladio, la P2 e… un’altra organizzazione, che ancora oggi non è apparsa ufficialmente, non creata da noi ma da una persona che è ancora viva tutt’oggi, nonostante abbia oramai tanti anni. Parlava così Licio Gelli in un’intervista apparsa sul quotidiano il Tempo lo scorso gennaio. Poche settimane più tardi l’ex Maestro Venerabile della P2 fa anche i nomi e tira in ballo il senatore a vita Giulio Andreotti. “Io avevo la P2, Cossiga la Gladio e Andreotti l’Anello” afferma in un’intervista al settimanale Oggi e ripresa da Dagospia. Con poche parole Gelli individua in Andreotti il referente di quella terza gamba di quell’organizzazione che avrebbe dovuto attuare il Piano di rinascita democratica. Un piano che per buona parte “è stato realizzato” spiega Gelli che ricorda: “Mi sarebbero bastati altri quattro mesi. Solo quattro. E avrei cambiato il sistema politico senza colpo ferire”. Poi l’ex Maestro Venerabile torna a parlare del premier Berlusconi. “La sua politica non mi piace – afferma – . Si è dimostrato un debole, ha paura della minoranza e non fa valere il potere che il popolo gli ha dato. Oggi il Paese è in una fase di stallo. Molto pericolosa. Berlusconi è stato troppo goliardico, avrebbe dovuto dedicare più tempo ad altri incontri, ad altre cene”.

L’Anello e Andreotti secondo GelliSecondo Gelli questa organizzazione clandestina era destinata a svolgere i “lavori sporchi” che non dovevano coinvolgere direttamente gli uomini dei servizi, possibile anello di congiunzione tra i servizi segreti (usati in funzione anticomunista) e la società civile. Su Oggi lo storico Aldo Giannuli parla de l’Anello (più propriamente “Noto servizio”) e spiega che “fu un servizio segreto parallelo e clandestino, scoperto solo di recente nel corso della nuova inchiesta sulla strage di Brescia. Fondato nel 1944 dal generale Roatta per i ‘lavori sporchi’ che non dovevano coinvolgere direttamente uomini dei servizi, subì diverse trasformazioni, scissioni e nuove entrare, per sciogliersi definitivamente intorno al 1990-91. La storia di questo servizio si incrocia con molte delle vicende più oscure della storia del nostro paese: da piazza Fontana al caso Moro al caso Cirillo. Il termine Anello non compare in alcun atto ma è citato da alcuni appartenenti all’organizzazione che si attribuiscono il ruolo di anello di congiunzione tra i servizi segreti (usati in funzione anticomunista) e la società civile”. Nell’articolo comparso su Dagospia si legge che il settimanale Oggi avrebbe chiesto un commento ad Andreotti sulle dichiarazioni di Gelli, ma il senatore ha immediatamente fatto sapere di non voler commentare.

Credits Images:

Giulio Andreotti in una foto degli anni '60