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Visco in Bankitalia, nel segno della continuità

Il profilo del decimo governatore della Banca centrale italiana, dagli studi che ricordano quelli di Mario Draghi alla sua carriera quasi tutta spesa in via Nazionale

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La nomina di Ignazio Visco governatore della Banca d’italia non è certo la più attesa, ma di lui già si vociferava in Consiglio dei ministri a fine settembre ed è senza dubbio una scelta interna e autorevole. Lo è per la sua storia e per quello che ha dimostrato in una lunga carriera, quasi tutta spesa in Bankitalia. Il decimo governatore dalla fondazione della Banca centrale, è vice direttore generale della Banca d’Italia dal 9 gennaio 2007. Napoletano di nascita, classe 1949, viene dal grande serbatoio di talenti dell’ufficio studi di via Nazionale. Nel 1971 si laurea in Economia e Commercio con il massimo dei voti e lode all’Università degli Studi di Roma La Sapienza, discutendo la tesi Verifica della tesi dell’incorporamento dell’aumento dei prezzi nel tasso d’interesse con il professore Federico Caffè, lo stesso di Mario Draghi. Assunto nel ’72 in Banca d’Italia, compie il periodo di perfezionamento alla University of Pennsylvania (Philadelphia, Stati Uniti), con borse di studio ‘B. Stringher’, ‘Luigi Einaudi’ e ‘Marco Fanno’ e come Fellow dell’Economic Research Unit del dipartimento di Economia, dove consegue un Master of Arts (1974) e un Ph.D. in Economics (1981) discutendo la tesi The Measurement, Analysis and Formation of Inflation Expectations (con i professori A. Ando, L.R. Klein e R.S. Mariano). Al ritorno in Italia, nel ’74, è assegnato al Servizio Studi, di cui diviene Capo nel 1990. Coordina il gruppo di lavoro per la costruzione del Modello trimestrale dell’economia italiana (1983-86), partecipa allo studio e alla definizione di interventi di politica monetaria e del cambio, rappresenta l’Istituto e ricopre incarichi in organismi nazionali (tra i quali, Istat, Cnel, Cnr e Presidenza del Consiglio dei Ministri) e internazionali (Ocse, Ue, Bri). Dal 1997 al 2002 Visco è chief economist e direttore dell’Economics department dell’Ocse, nella cui veste sovrintende all’attività di analisi delle economie e delle politiche dei paesi industriali e ai progetti di ricerca sui principali problemi economici e finanziari mondiali. Dal 2004 è funzionario generale della Banca d’Italia (prima come direttore centrale per le Attività estere e dal marzo 2006 come direttore centrale per la Ricerca economica). Il 9 gennaio 2007 l’ingresso nel direttorio come vice direttore generale. Consistente l’esperienza all’estero. È stato presidente del comitato Relazioni internazionali del sistema europeo delle Banche centrali – Sebc (2009-10) e membro del comitato dei Supplenti del G-7, del comitato dei Supplenti del G-20, del comitato economico e finanziario della Ue, del gruppo di lavoro n. 3 del comitato di Politica economica dell’Ocse; supplente nel Consiglio di amministrazione della Bri. Il prossimo governatore della Banca d’Italia ha anche alle spalle un’esperienza accademica, avendo insegnato econometria (1983-85) e politica economica (1989) a La Sapienza di Roma.

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Ignazio Visco