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Nuova immagine e profitti: Uber riparte da un anti-Trump

Vince la corsa a tre l’ex Ceo di Expedia, distintosi negli ultimi tempi per le sue posizioni anti Trump. La sua missione? Ripulire l’immagine dell’azienda e fare profitti

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Dara Khosrowshahi sale a bordo di Uber. L’ex Ceo di Expedia, che dal 2005 guidava la società di viaggi online, è il nuovo Ceo della piattaforma di noleggio Ha superato all’ultima curva Jeffrey R. Immelt, ex presidente di General Electric, e Meg Whitman, presidente di Hewlett Packard Enterprise. Nato in Iran, Khosrowshahi è cresciuto negli Stati Uniti: il suo compito sarà quello di far ripartire Uber ripulendo la sua immagine dopo gli scandali che hanno portato alle dimissioni del fondatore Travis Kalanick, dalle molestie sessuali alle accuse di spionaggio aziendale sul progetto dell’auto a guida automatica.

UBER RIPARTE DA DARA KHOSROWSHAH DI EXPEDIA

Il manager ha 48 anni e ha guidato Expedia per 12 anni, portando i ricavi dai 2,1 milioni del 2005 agli 8,7 del 2016. Sotto la sua gestione, Expedia è diventata la prima agenzia di viaggi degli Stati Uniti. Non è un personaggio avvezzo alla Silicon Valley, però, avendo lavorato finora nello Stato di Washington, più vicino dunque all’area tecnologica di Seattle (dove si trovano anche Microsoft e Amazon. Tra l’altro, da membro del board del New York Times, negli ultimi giorni si era distinto per le posizioni anti-Trump dopo i fatti di Charlottesville. In questo si pone in continuità con Kalanick che, prima dello scandalo, a febbraio aveva abbandonato il panel di Ceo consulenti del presidente.

Credits Images:

Dara Khosrowshahi, ex Ceo di Expedia, ora al timone di Uber