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Emanuele Ceccarelli, da Bologna al prestigioso Mit

A 18 anni il ragazzo è tra i 1.548 alunni ammessi al Massachusetts Institute of Thechnology, meno costoso di quanto possa sembrare. Ecco qualche consiglio per chi volesse intraprendere questa avventura

Anche per uno studente preparato le possibilità erano molto basse, per un non statunitense era di appena il 3,3%, ed è anche per questo che l’ammissione di Emanuele Ceccarelli al prestigioso Massachusetts Institute of Thechnology (Mit, con sede a Cambridge) rende il suo liceo Galvani di Bologna ancora più orgoglioso. “Ci sono buone probabilità che io sia l’unico (italiano, ndr) a trovarmi lì il prossimo anno”, spiega con soddisfazione lo stesso Emanuele che, dal sito del liceo bolognese, fornisce alcuni dati e informazioni utili per chi fosse interessato a intraprendere il suo stesso percorso.

CIRCA 19 MILA DOMANDE DI AMMISSIONE. Lo studente di V O del Liceo Galvani fa parte dei 1548 alunni accettati dal Mit, su un totale di 18.989 domande; in particolare gli studenti internazionali ammessi sono 148 (tra cui lo stesso Ceccarelli) e provengono da tutto il mondo.

QUANTO COSTA IL MIT. “Per quanto riguarda gli aspetti finanziari, si tratta di una questione sulla quale in Italia sono diffuse molte incomprensioni”, afferma il ragazzo, che coltivava da tempo la possibilità di frequentare un’università statunitense. La retta di circa 57 mila dollari l’anno, infatti, viene pagata da pochissimi studenti: “la scuola – spiega – offre un sistema di aiuto finanziario basato sul reddito delle famiglie degli studenti che riduce notevolmente la spesa. Oltretutto, non si tratta di un prestito ma di una vera e propria riduzione della retta, di cui usufruisce circa il 90% degli studenti ammessi e che ammonta in media a circa la metà della retta stessa. Se l’aiuto finanziario non dovesse essere sufficiente – aggiunge – il Mit possiede una banca che offre servizi solo a studenti, ex studenti e professori dell’università, garantendo prestiti con tassi convenienti a chi li richiede.

COME ESSERE AMMESSI. La padronanza dell’inglese è una condizione necessaria, ma non sufficiente per entrare al Mit. Ceccarelli ha dovuto seguire un percorso che richiede impegno e molto tempo: “Ho cominciato ad affrontare gli esami richiesti circa a marzo del quarto anno, ma se qualcuno volesse intraprendere il mio stesso percorso gli suggerirei di cominciare molto prima, possibilmente all’inizio della quarta o anche in terza – spiega – Il requisito principale per l’ammissione consiste negli esami SAT e nel Toefl: in particolare, lo studente deve presentare i risultati del SAT Reasoning (esame composto di tre parti, due di inglese, Critical Reading e Writing, e una di matematica), due esami SAT Subject (uno di matematica e uno a scelta tra fisica, chimica e biologia, nel mio caso ho scelto fisica) e il Toefl (Test of English as a Foreign Language), richiesto agli studenti internazionali. L’application vera e propria – aggiunge – che deve essere inviata entro il primo dell’anno, oltre a contenere i risultati degli esami è composta da una serie di scritti (che richiedono anch’essi una certa quantità di tempo), oltre a due lettere di raccomandazione da professori, a una di un “guidance counselor” (figura che in Italia non esiste ma che può essere sostituita da un vicepreside), e a una traduzione di tutte le pagelle dei cinque anni. L’ultimo passo consiste in un colloquio con un ex alunno o funzionario del MIT: nel mio caso è avvenuto via Skype per evitare il viaggio.