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Il mercato del lavoro è sempre più orientato verso le richieste e i desideri della Gen Z e dei Millennial. Sono i lavoratori del futuro, coloro che più di tutti, in questo momento, stanno trasformando le dinamiche negli uffici e nei contesti lavorativi abbandonando le prassi di Boomer e Gen X.
Un cambio generazionale che non può essere sottovalutato dal mondo imprenditoriale, ma che deve necessariamente essere preso in considerazione per risultare competitivi e vincenti. Le condizioni sono cambiate, le persone non sono più disposte a vendere la loro felicità ed il proprio tempo libero per un impiego che non li soddisfa. Ma di cosa hanno bisogno i giovani di oggi per rimanere “fedeli” al proprio posto di lavoro e non scappare verso orizzonti più rosei?
Più formazione
Le skills, in un mondo che evolve velocemente e chiede in continuazione nuove competenze per essere spendibili, sono essenziali. La formazione aziendale è importante per il lavoratore tanto quanto per l’azienda stessa. Avere tra le proprie mura dei talenti e riuscire a trattenerli è ciò che rende influente un’organizzazione. Allo stesso tempo, i giovani di oggi ritengono fondamentale la formazione per più motivi.
Il primo fa riferimento alla soddisfazione personale: seguendo corsi d’aggiornamento e di formazione è possibile migliorare la qualità del proprio lavoro ed essere orgogliosi di sé stessi. Il secondo, collegato alla soddisfazione personale, è la possibilità di guadagnare di più ed essere promossi. I sacrifici vanno ripagati e dunque se un dipendente raggiunge egregiamente gli obiettivi prefissati dall’azienda grazie all’acquisizione di nuove skills, deve essere stimolato anche sul piano economico. Infine, l’ultimo motivo che spinge i nativi digitali a chiedere alla propria azienda di affinare le proprie capacità personali risiede nella consapevolezza che il lavoro lo si impara sul campo e non nelle aule tradizionali. Gen X e Millennial vogliono percorsi tecnologici, flessibili e specifici.
La palla passa al settore delle risorse umane che, sulla base delle funzioni e mansioni dei singoli dipendenti, dovrà studiare le soluzioni più adatte per non lasciare nessuno indietro sul piano culturale e professionale.
Essere coinvolti
Sentirsi parte di un gruppo, integrati ed in sintonia con il contesto che ci circonda è una bellissima sensazione. Perché ciò non dovrebbe valere sul posto di lavoro? L’umo è un animale sociale ed in quanto tale ha la necessità di essere accolto e coinvolto dagli altri. Come può l’azienda generare questo senso di accettazione? In primis, sviluppando e facendo interiorizzare la propria cultura aziendale ai propri dipendenti. Ma non basta, bisogna agire sul piano personale. I dirigenti delle risorse umane devono utilizzare tutti gli strumenti in loro possesso per andare incontro alle esigenze dei propri dipendenti. Capire quando hanno bisogno di una pausa, comprendere se necessitano di essere integrati in un nuovo progetto o se devono essere incentivati perché non più motivati. In questo modo sarà possibile aumentare la fidelizzazione dei propri talenti facendoli sentire parte di una famiglia.
Un gestionale risorse umane all’avanguardia può essere l’alleato più potente in questo caso. Attraverso l’incrocio di dati, favoriti da algoritmi sofisticati, è possibile determinare l’andamento di ogni dipendente così da delinearne necessità e opportunità. Niente di più facile.
Flessibilità
Dopo lo smart working forzato del 2020 chi vuole tornare in ufficio? È vero, la prima fase è stata complicata. Simo stati presi tutti alla sprovvista. Ma nonostante le difficoltà e le carenze, si è giunti alla conclusione che il lavoro non è un luogo ma un’attività. Lavorare in modo flessibile comporta nei lavoratori un maggiore impegno nei confronti dell’organizzazione. Questo perché il concetto di flessibilità ha una valenza motivazionale facendo sì che i dipendenti siano più disponibili, aumentando oltre che la produttività, la crescita delle vendite, dei profitti e della performance organizzativa. Dal fronte dei dipendenti vi è anche una riduzione dello stress in virtù di un miglior bilanciamento della vita lavorativa, famigliare e del proprio tempo libero.
Innovazione tecnologica
L’intelligenza artificiale è il motore di tutte le attività esposte. Gestire una lunga serie di processi e una mole importante di dati in assenza di un software di gestione è praticamente impossibile. Ecco perché un gestionale risorse umane è la chiave vincente sia per l’HR Management che per i dipendenti stessi.
Sul mercato esistono diverse piattaforme in grado di assolve le esigenze delle più disparate aziende. Tra le loro funzioni la possibilità di mettere on line corsi di formazione, comunicazioni riservate ai singoli dipendenti, sistemi di timbratura a distanza, così da snellire e facilitare il lavoro fuori dall’ufficio e possibilità di effettuare ricerche per il recruiting interno. Un sistema che premia le risorse umane snellendone e semplificandone i processi e soddisfa i dipendenti grazie alla digitalizzazione delle prassi più comuni e la personalizzazione delle stesse.