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Motori

Cabrio, giochi da grandi

In un mondo automobilistico sempre più automatizzato, per le emozioni forti si può sempre contare sulle convertibili, le più ludiche tra le quattro ruote

«The difference between men and boys is the price of their toys» (la differenza tra uomini e ragazzi sta nel prezzo dei loro giocattoli, ndr), dice un proverbio inglese che ben si addice ai patiti delle quattro ruote di ogni età, dai trenta fino alle punte più estreme degli “anta”. Gli eterni bamboccioni dei motori, però, hanno un problema: nell’epoca in cui le macchine sono spesso anonimi parallelepipedi che si guidano quasi da soli, dove trovare un’emozione? Nelle scoperte, naturalmente, tanto ludiche da essersi affermate in Gran Bretagna, dove piove un giorno sì e uno no. I modelli con cui spettinarsi allegramente, però, non sono tutti da promuovere a priori, sarebbe come dire che ogni strumento che misura lo scorrere del tempo è all’altezza di un Rolex o di un Hublot.

Nel 2015, la prima, in rigoroso ordine alfabetico, a meritare i galloni di toy car è l’Alfa Romeo 4C Spider (consegne dall’estate, prezzo intorno ai 55 mila euro), una bellezza a quattro ruote che non scende a compromessi: ha la trazione posteriore, il motore centrale e due posti ultrasecchi, perché quando si tratta di giocare la massima formazione concessa è la coppia. Il peso è ridotto all’osso grazie alla fibra di carbonio profusa a piene mani dai progettisti, mentre la potenza del motore turbo a benzina è di 240 cavalli. Un cocktail che garantisce ai patiti della guida sportiva tante gioiose giornate al volante del loro balocco. E se a rovinare tutto arriva la pioggia nessun problema: il tettuccio tipo targa arriva in soccorso in una manciata di secondi.

Se la linea avveniristica della 4C si adatta perfettamente ai più giovani, chi ha qualche capello grigio sulle tempie non potrà sfuggire al fascino di una figlia, anzi di una nipote, d’arte come la Porsche 911 Targa. La nonna faceva voltare i passanti per strada 50 anni fa, la nipote è un concentrato di tecnologia che fa venire voglia di giocarci subito. Partiamo dal tettuccio: basta un comando ed entra in scena il grande lunotto posteriore. Poi una schiera di servomeccanismi dispiega il tetto in tela, che va a coprire le forme di una bellezza mozzafiato. Nel vano motore, che come da tradizione sta dietro, c’è un sei cilindri da 3.436 centimetri cubi e 350 cavalli, ma per chi non si accontenta c’è anche un 3.800 che di purosangue ne ha ben 430. E poi una chicca: tutte le versioni hanno la trazione integrale. Siete estasiati? Preparatevi a fare un bonifico da circa 115 mila euro, scotto da pagare per poter filar via a 282 all’ora e accelerare da zero a 100 in 5,2 secondi. A Stoccarda per realizzare la capote della 911 hanno impiegato tempo, spremuto cervelli e speso euro a mani basse.

Un altro toy per boys dal palato fine è l’Audi TT Roadster, quotata nel listino della casa dei quattro cerchi a partire da 44 mila euro. Se amate il gioco duro disinserite i controlli elettronici di stabilità e trazione (anteriore, purtroppo, ma c’è anche l’integrale) e tornate a guidare come si faceva ai bei tempi, soprattutto se avete scelto la versione con motore due litri a benzina da 230 cavalli. Un consiglio: rinunciate alle lusinghe del cambio robotizzato e puntate dritti verso il manuale a sei marce, ideale per divertirsi davvero. Poi suscitate moti di invidia aprendo in marcia la capote (è possibile farlo fino alla velocità di 50 chilometri orari) e facendola sparire a filo della coda fino a mettere a nudo il doppio roll bar che, da solo, racconta una storia fatta di emozioni alla guida. E siccome si tratta pur sempre di una toy car, non fate gli avari e aggiungete al budget quanto serve per dotare la TT del cruscotto digitale con grafica personalizzabile e schermo da 12,3 pollici, un gadget che ha lo stesso gusto unico dei campi da Subbuteo dotati di tribune e riflettori per le partite in notturna o delle Policar con il cambio gomme.In Giappone, a casa Mazda, invece, hanno pensato che in una toy car il bello possa stare proprio nel fare a meno degli aiuti di centraline, motorini e diavolerie varie. Ed ecco la Mx5, da chiudere rigorosamente a mano. Del resto, chi vorrebbe giocare con un Lego che si costruisce da solo? Il vero divertimento, comunque, arriva quando ci si mette al volante di questa spider dai fari a mandorla, leggera fino all’inverosimile e capace di sfuggire alle lenti del fisco grazie alla cilindrata ridotta entro i 1.500 centimetri cubi. I cavalli, diciamolo, non sono moltissimi, ci si ferma a quota 131, ma la guida kartistica è entusiasmante, soprattutto se la stanza dei giochi a quattro ruote è ricca di curve e controcurve.

Se la linea della scoperta Audi vi sembra troppo minimalista, prendete in considerazione i muscoli estetici della nuova Bmw Serie 2 Cabrio. Basta guardarla e si capisce che è solida come un trenino della Märklin. Il cofano è allungato e l’abitacolo arretrato, il resto lo fanno le dimensioni di tutto rispetto: 4,43 metri di lunghezza, che si traducono in un’ottima abitabilità. Al momento della scelta degli accessori c’è da divertirsi. Di serie ci sono il sensore pioggia, l’impianto vivavoce per il telefono, un impianto radio da urlo firmato dalla stessa Bmw, interfaccia Usb compresa, mentre la chilometrica lista degli optional comprende un sistema di navigazione che si connette col mondo attraverso una Sim integrata nella vettura. Così ai 35 mila euro del prezzo d’attacco vanno aggiunte varie banconote da 500: già che si è sulle spese, tanto vale esagerare e scegliere come compagna di giochi una super toy, la 235i M, che monta un tre litri a benzina da 326 cavalli che, sommati alla trazione posteriore e al cambio manuale, sono sinonimo di moltissime gioiose giornate al volante al ritmo di 5,2 secondi per passare da zero a 100 all’ora, con un consumo tutto sommato contenuto (11,7 chilometri/litro, a patto di non farsi prendere troppo il piede).

Destinata a chi ha la passione per i giocattoli made in Usa, il classico sta nella Ford Mustang Cabriolet, che festeggia il mezzo secolo di vita. Oggi sentirsi Bullit o 007 è del tutto lecito perché, finalmente, la muscle car a stelle e strisce, venduta in più di 9 milioni di esemplari, arriva ufficialmente in Europa. Il muso e l’interminabile cofano motore la fanno assomigliare a uno squalo, il tetto è basso, la capote in tessuto, la coda tronca, i fanali dietro sono tre linee rosse oblique tridimensionali. Gli smanettoni potranno giocare con il Launch Control che ottimizza l’accelerazione. A navigazione, info e intrattenimento provvede il sistema Ford Sync a controllo vocale con touch screen da otto pollici. Ai musicofili sono destinati l’impianto audio a 12 altoparlanti e l’emozionante sound del V8, alternativa a al 2,3 da 314 cavalli.

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La nuova Ford Mustang cabriolet