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Tutti i segreti per comunicare la leadership

In un convegno organizzato da Ketchum il dibattito su quanto sia efficace la comunicazione sui manager da parte dei pr e le aspettative da parte di pubblico e stakeholder. Con tutti i consigli per fare bene il proprio lavoro

I professionisti della comunicazione sanno davvero raggiungere il pubblico desiderato quando parlano dei loro leader? E’ questo il centro dello lo studio ComGap 2014, promosso da Euprepa (European Public Relations Education and Research Association) in collaborazione con Ketchum, società globale di comunicazione.

Attraverso un sondaggio in 10 Paesi europei su 1.300 professionisti, si è studiato come viene percepita la leadership dal grande pubblico e le differenze con la visione “interna” del settore.

APPROCCI DIVERSI. Guidare dando il buon esempio e comunicare in una maniera aperta e trasparente sono unanimemente considerati i fattori essenziali per una buona guida da i professionisti del settore, mentre gli stakeholder considerano fondamentale ammettere gli errori nella maniera più diretta e trasparente possibile. L’affidabilità è il primo requisito per la leadership secondo il pubblico italiano, mentre l’innovatività rappresenta il principale attributo per i comunicatori.

L’IMPORTANTE E’ APPARIRE? Per quanto riguarda gli strumenti, i discorsi in prima persona rappresentano lo strumento principe di comunicazione. Seguono le interviste sulla stampa (lato pr), mentre il pubblico dà ancora la proprietà alle interviste televisive. «Lo scenario italiano mostra un atteggiamento sempre più attento e critico oggi da parte del pubblico nei confronti delle aziende, e di conseguenza una crescente attenzione da parte delle aziende nel migliorare il proprio posizionamento e la reputazione della propria leadership, attraverso un’efficace gestione delle comunicazione di leadership. Ciò deve permeare tutti i livelli aziendali, non solo è importante sviluppare il profilo di ambassador del management ma anche quello dei singoli dipendenti che si fanno portatori dei valori dell’azienda», spiega Andrea Cornelli, Ceo di Ketchum Italia.

SVOLTA SOCIAL. Attenzione anche ai social: anche qui si verifica una discrepanza fra i due pubblici intervistati. Secondo i professionisti italiani, gli stakeholder si aspettano anzitutto informazioni su fatti o crisi che riguardano i clienti, il pubblico mostra invece molto più interesse per offerte speciali/coupon che offrono prezzi ridotti a clienti/soci.

Ecco i consigli per comunicare bene la leadership:

1) I dipendenti come ambasciatoriPer gran parte del pubblico, sia professionisti della comunicazione che popolazione, la comunicazione é importante o addirittura molto importante per una leadership efficace. La comunicazione favorisce una leadership efficace, ma questo va ben oltre le attività pianificate dagli uffici di comunicazione. L‘ atteggiamento comunicativo di ogni manager e dipendente é importante; i programmi che mirano a qualificare i collaboratori quali ambasciatori delle proprie società/organizzazioni aiutano ad amplificare l‘ impatto della leadership sulla comunicazione.

2) Il team di comunicazione come allenatoreI comunicatori dovrebbero sviluppare le loro conoscenze per preparare dirigenti e colleghi affinché possano svolgere i loro incarichi pubblici – dai media training a una consulenza a 360°su come possano essere percepiti. Per essere accettati dal top management, i professionisti delle PR devono saper basare i propri consigli su dati empirici.

3) Assistenza e qualitàIl servizio di assistenza clienti e la qualità del prodotto sono gli attributi che il pubblico ritiene fondamentali per poter definire un’azienda come leader. Al contrario, i professionisti della comunicazione sottovalutano l’assistenza al cliente poiché tendono a giudicare più importanti valori astratti, come l’innovazione. Ecco perché essere sempre più vicini a ciò che la popolazione si aspetta da un‘impresa aiuta a migliorare la percezione della sua leadership: un più stretto allineamento tra comunicatori e specialisti di marketing / vendite dovrebbe facilitare questa percezione

4) Guadagnare la fiducia é fondamentaleIn Italia, il pubblico e i professionisti concordano: l’affidabilità è uno degli attributi più importanti per ogni organizzazione che voglia essere considerata come leader. Instaurare un legame di fiducia con gli stakeholder implica una comunicazione chiara e trasparente, inclusa la volontà di ammettere i propri errori. Molte imprese hanno bisogno di un cambiamento culturale per riuscirci e i comunicatori possono supportare questi sforzi.

5) Fai quello che dici!Quando si tratta di definire le caratteristiche di un buon leader, i professionisti tendono a sopravvalutare il ruolo della visione d’impresa o la comunicazione chiara e trasparente; il pubblico italiano invece ritiene fondamentale guidare le società dando il buon esempio, ammettere gli errori e avere una retorica stimolante. Ancora una volta, la consulenza agli alti dirigenti (non solo il Ceo) sul comportamento e stile di interazione è importante per qualsiasi comunicatore che voglia supportarli a essere percepiti come leader efficaci.

6) Ascoltare, ascoltare, ascoltare… Le attività di comunicazione sui social media potrebbero diventare più efficaci: i comunicatori tendono a sovrastimare quello che gli stakeholder si aspettano dalle aziende sui propri canali dei social media. E’ fondamentale imparare ad ascoltare quello che i pubblici realmente vogliono. Non seguire il singolo trend ma cercare di capire i bisogni e il potenziale di ogni approccio. Attivare i contatti su molteplici canali social con differenti modalità (ad es. Tweeterview, Google Hangouts).

7) L’integrazione é un concetto chiave Il pubblico italiano é molto più interessato alle offerte speciali e/o ai coupon che offrono prezzi ridotti a clienti e soci rispetto agli altri pubblici europei. L’integrazione tra tutte le aree della comunicazione si realizza meglio attraverso i social media. Le comunicazioni di marketing e le relazioni pubbliche, come altre attività, incrementano l’efficacia della comunicazione sui social media.

8) Colmare la carenza di conoscenza mGeneralmente, i professionisti italiani non conoscono bene quali siano le aspettative del pubblico italiano riguardo a temi importanti, come evidenziano le valutazioni molto diverse sulla leadership e sull’uso dei social media. Le maggiori differenze nel modo di percepire questi temi evidenzia un mancato sfruttamento di molte opportunità e un impiego non corretto delle risorse. La comunicazione strategica è una “scienza sociale”, ciò significa che comunicare la leadership e interagire sul web dovrebbero essere basati sulla profonda ricerca e conoscenza dell’opinione pubblica e delle domande espresse daglistakeholder.