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Comunicazione istituzionale: Ferrari, Tim e Moncler le aziende più “social”

Facebook e Twitter stanno diventando canali sempre più cruciali per le imprese nei rapporti con il pubblico, anche se i profili dei loro dirigenti rimangono meno di spicco. Particolare attenzione è dedicata a LinkedIn, su cui quasi tutti i brand hanno un profilo

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I social network sono uno spazio sempre più presidiato dalle aziende in rete. Ferrari è il brand italiano più seguito su Facebook, mentre Moncler e Tim occupano le prime posizioni su Twitter. Così la seconda edizione della ricerca condotta da Close to Media Digital sulla comunicazione istituzionale dei brand sui social network conferma il trend di crescita nel 2016 dell’attività delle aziende in rete. Queste piattaforme rappresentano infatti strumenti per comunicare visioni di business e sostenere campagne e iniziative del proprio brand, ma anche occasioni per interfacciarsi direttamente con il pubblico, costruendo la propria immagine e reputazione, e per questo vanno seguite con attenzione. L’indagine, basata sull’analisi dei profili Facebook, Twitter e LinkedIn delle 40 società italiane quotate nell’indice FTSE MIB, ha guardato anche all’attività della dirigenza, ma i risultati non sono granché degni di nota – solo 6 dirigenti su 36 presidiano Twitter, il 17%.

Su Facebook, l’azienda italiana di gran lunga più seguita è Ferrari, con 16 milioni di fan nel mondo, molti dei quali in Asia e America. Seguono Moncler e Tim, con circa 2 milioni di like ciascuna, e poi Salvatore Ferragamo e Brembo, che collezionano ognuna oltre un milione di fan. Interessante è notare come, però, nonostante Facebook sia il social network più diffuso tra il pubblico, ben 11 su 40 delle società quotate non hanno un profilo.

La scelta di avere una presenza social a livello istituzionale si orienta infatti su altri canali. Twitter è preferito dalle imprese rispetto a Facebook e sono 32 in totale quelle che “cinguettano” del proprio business. Moncler è l’azienda preferita con 1 milione e 250 mila follower, cui seguono Tim e Ferragamo con 485 mila e 443 mila seguaci rispettivamente.

Il social network su cui le società investono di più, però, è LinkedIn, con ben 38 società su 40 dotate di una pagina. La caratteristica professionale della piattaforma, infatti, suggerisce come questo social consenta, da un lato, di gestire più facilmente un account, e dall’altro come sia anche più proficuo nel caso in cui venga utilizzato, ad esempio, per recruiting. I numeri, in questo caso, sono più ridotti: le imprese più seguite sono Saipem, con oltre 417 mila follower, Eni (circa 370 mila) e Ferrari, presente sul podio, ma stavolta al terzo posto, con circa più di 300 mila seguaci.

Per quanto riguarda i dirigenti, infine, i numeri sono scarsi, seppure più alti rispetto alla media dei manager delle società indicizzate da Fortune, dove appena il 10% di essi è attivo e seguito sui social network. Nella classifica italiana, Giuseppe Recchi di Tim è il presidente più conosciuto con 1.812 follower, e subito segue Catia Bastioli di Terna con 1.709 follower. Mentre tra gli amministratori delegati vincono Federico Marchetti di YNAP con 4.284 seguaci e Remo Ruffini di Moncler, con 1.162.